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giovedì, 28 Marzo 2024
  • Google è “pronto” a fare la sua auto

    La notizia è di quelle che cambiano certi equilibri. Mentre in Italia l’ad del Lingotto, Sergio Marchionne, va in televisione per parlare della sfida tra le case automobilistiche europee o nord-americane con quelle cinesi, c’è chi porta la concorrenza tra i produttori di automobili su un altro livello, un piano tutto nuovo. E’ Google, il motore di ricerca per Internet che è in assoluto il sito più visitato del mondo. Stando alle ultime dichiarazioni ufficiali, gli ingegneri di Mountain View avrebbero messo a punto un software più abile dell’uomo a pilotare una macchina.
    Ad oggi i 7 prototipi costruiti in quattro anni di lavoro (delle Toyota Prius senza pilota) hanno percorso 1.600 km in totale autonomia e ben 224.000 con l’occasionale intervento dell’uomo. I dettagli dello studio sono ancora top secret, ma i quotidiani americani parlano di un algoritmo in grado di predire in anticipo le manovre degli altri automobilisti. Un risultato quanto mai ambizioso, ma non ancora ufficialmente verificato. L’unico dato di fatto è che la Gartner Inc., advisor con oltre 10.000 clienti nel mondo, ha messo l’accento su questa notizia, sottolineando come i costruttori automobilistici potrebbero doversi confrontare presto con questa nuova tipologia di concorrenza o di risorsa. L’influenza dell’Information Technology sull’industria automobilistica è destinata ad aumentare vertiginosamente.
    Google non è di certo il primo ad averci provato. Anche la Defense Advanced Research Projects Agency lo ha fatto, per esempio, così come alcune Università in collaborazione con le case auto (si pensi alla Audi TT-S senza pilota per la Pikes Peak). E intanto l’interesse degli automobilisti per l’auto che si guida da sola aumenta. Un terzo degli americani se ci fosse già in listino la comprerebbe. E’ quindi anche in questa direzione che va cercato il futuro a quattro ruote.

    25/10/2010
    OmniAuto.it

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