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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Il superbollo auto ha i giorni contati

    Il superbollo auto è oramai sbeffeggiato da tutti e dovrebbe avere i giorni contati. Nasceva con l’intento di aumentare gli introiti nelle casse dell’Erario, invece ha soltanto contribuito ad una perdita di posti di lavoro nell’indotto dovuta alla fuga all’estero o alla rottamazione di vetture che rimanendo in Italia avrebbero speso denaro per manutenzione e assicurazione. L’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) e alcuni degli esponenti delle case automobilistiche italiane hanno concordato all’unanimità sul fatto che il superbollo dev’essere abolito e stanno spingendo affinchè ciò accada quanto prima.

    Ma sappiamo tutti cos’è il superbollo?

    Il superbollo è una tassa automobilistica alla stregua del bollo, ma di si distingue da quest’ultimo in quanto trattasi di un’addizionale erariale al bollo ordinario ed è destinato alle casse dello Stato. Introdotto dall’articolo 23, comma 21, prevedeva l’aggiunta di 10euro per ogni kW di potenza superiore a 250kW, col governo Monti l’importo viene aumentato addirittura a 20euro per ogni kW in più ai 185kW. Dunque va pagato ogni anno e vale per tutti i possessori di auto di lusso.

    Michele Crisci, presidente dell’UNRAE, afferma che: “In sintesi il superbollo non ha prodotto gli introiti sperati ed ha finito per penalizzare un’area della eccellenza motoristica tipicamente italiana.

    In questi sei anni infatti non si è fatto altro che dimostrare che lo Stato si è fatto i conti sbagliati, pensando di incassare molto di più dal superbollo, quando invece le entrate sono appena un terzo del previsto. Si pensava a 168 milioni di euro l’anno, invece l’introduzione del superbollo non ha fatto altro che diminuire il numero di acquirenti di auto potenti a scapito dell’industria automobilistica, incassando appena 60milioni di euro. Le vendite di vetture potenti sono calate da 217.000 a 183.000 unità. A questo si aggiungono anche le mancate entrate di Iva per vetture nuove di grande potenza.

    Romano Valente, direttore generale UNRAE, sottolinea che: “Il superbollo ha fallito nella sua missione e solo eliminandolo si può ripristinare una domanda tale da assicurare un ritorno scale che compensi totalmente la manovra e generi nuovi posti di lavoro. Il superbollo ha signi cato perdita di fatturato, di gettito scale, e la sofferenza di un’area dell’eccellenza tipicamente italiana. In una parola: una volta che le of cine mirate a questo genere di vetture chiudono, non rinascono più poiché la manodopera specializzata si estingue“.

    In questo modo non si fa altro che reprimere la passione e l’interesse per le auto potenti e di lusso, specialmente per un giovane che deve far fronte a troppe spese di mantenimento a partire dal passaggio di proprietà che per una vettura usata di 4 anni di 200 kW costa mediamente 1.130 euro! Più il bollo auto di 710 euro, più il superbollo di 300 euro, siamo oltre i 2.000euro e ancora non abbiamo acceso il motore!

    Ma rimaniamo ottimisti che presto assisteremo all’eliminazione definitiva di una delle tante tasse superflue. 

    Costanza Tagliamonte

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