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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Stop alla targa prova per spostamenti dei veicoli già immatricolati

    Fabrizio Guidi, presidente AsconautoIl Ministero dell’Interno, lo scorso 30 marzo 2018, sollecitato  da un parere della Prefettura di Arezzo in merito all’utilizzo di autoveicoli, targati ma sprovvisti di copertura assicurativa, che circolano con targa prova, ha affermato che il suo utilizzo prova deve essere limitato esclusivamente ai veicoli non ancora immatricolati. La targa prova, conseguentemente, non si potrebbe utilizzare per veicoli immatricolati, anche se circolanti per prove tecniche, collaudi e/o altri spostamenti finalizzati alla vendita. Una presa di posizione che, per gli operatori del settore, che utilizzano la targa prova per finalità lavorative, mette a rischio le prassi consolidate del lavoro quotidiano di un comparto vitale per lo sviluppo economico in quanto interessa il flusso quotidiano di migliaia di veicoli targati-immatricolati che necessitano di spostamenti continui a opera di Concessionari, meccanici, rivenditori, carrozzieri. Esprime sull’argomentio la sua contrarietà il presidente di AsConAuto, Fabrizio Guidi (nella foto): “Non si può più evitare di intervenire di fronte al diffondersi di iniziative che sono prova della ennesima disattenzione verso il nostro settore. E che, per la loro gravità, mettono a rischio posti di lavoro. Oltretutto avvengono mentre il nostro comparto cerca di reagire a situazioni estremamente difficili e competitive che hanno  provocato la  sparizione dal mercato di oltre il 50 per cento delle concessionarie nel giro di pochi anni. La normativa che riguarda la targa prova è chiara e non fa distinzioni fra l’uso su un’auto da immatricolare o già immatricolata. Non è possibile che un parere o una circolare interna possano modificare questo fatto. Chiediamo un pronto intervento da parte dei ministeri interessati che chiarisca se necessario la prassi e, semmai, adegui la normativa”. E  Guidi ribadisce: ”Il pensiero della nostra Associazione è chiaro. Al riguardo ci siamo confrontati anche con Federauto- Federazione dei Concessionari Italiani, che si è già mossa in  questa direzione, sia verso i Ministeri sia con una pubblica presa di posizione. Occorre che le autorità competenti intervengano solo nei casi in cui della targa prova venga fatto un uso improprio per perseguire gli abusi. Chi non è autorizzato sia multato, ma gli utilizzi professionali sono da tutelare. L’uso della targa prova ha un costo notevole. E noi lo sosteniamo convinti, per far provare l’auto, nuova, usata o riparata a un cliente, per portarla da una officina a un’altra, per lavare l’auto”.

     

    La svolta

    Intanto è giunta  nella serata  del 29 maggio  una notizia molto attesa da parte del Ministero dei Trasporti riguardo la  tormentata vicenda della targa prova che tante proteste ha suscitato tra gli operatori del comparto. L’annuncio è ufficiale: “In relazione alle problematiche che si stanno verificando sul territorio in sede di controlli da parte della Polizia Stradale di veicoli circolanti con targa prova intestata a concessionari o autoriparatori si è concordata con il Ministero dell’Interno la necessità di pervenire a un chiarimento da parte del Consiglio di Stato sulla corretta interpretazione delle norme. In attesa, il Ministero dell’Interno ha assicurato che provvederà  a impartire istruzioni ai propri Compartimenti affinché vengano considerate vigenti le disposizioni emanate da questo Ministero sull’argomento”. Entusiasta Guidi che commenta  “Sebbene resti l’amarezza delle troppe energie profuse  solo per potere mantenere il rispetto di regole certe e trasparenti, non si può che esprimere soddisfazione quando si ottiene l’attenzione degli apparati burocratici alle legittime istanze di chi ogni giorno cerca di sviluppare il proprio business con impegno, rigore, professionalità e sacrifici anche per garantire la tranquillità dei lavoratori impegnati a portare avanti i progetti comuni. In questa occasione, siamo stati  davvero capaci di fare squadra. In sinergia con l’azione intrapresa presso le sedi istituzionali da Federauto c’è stata la presa di posizione pubblica di cui AsConAuto si è fatta protagonista, ma anche l’energica posizione assunta in rete da tutti gli operatori coinvolti e danneggiati sul territorio. A conforto alle nostre istanze, è arrivata una prima positiva risposta che ci permette di ritornare a lavorare con maggiore tranquillità. Il livello di attenzione, tuttavia, sulla problematica della targa prova deve rimanere alto per evitare che lungo il percorso ci siano altre devianze”.

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