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venerdì, 19 Aprile 2024
  • L’innovativo sistema Flex7 by Opel

    L’obiettivo è di rendere il più funzionale possibile un abitacolo declinato al comfort ed alla tecnologia, così a partire dagli anni ’90 Opel ha deciso di costruire la nuova Zafira lanciando una sfida difficile ed ardua. 

    Rendere la monovolume versatile e capiente, con poche e semplici operazioni trasformarla da comodo veicolo a 7 posti in un’ampia vettura con due posti ed un immenso bagagliaio: questo il passo decisivo che compie Opel grazie al sistema Flex7 .

    In poco tempo è possibile riporre la terza fila di sedili per lasciar spazio a 5 passeggeri ed a un vano bagagli più che ampio, ma per coloro che hanno esigenze varie e diverse, sono ben 39 le possibili configurazioni date dal Flex7

    Per ripiegare i sedili posteriori è stato creato un vano dove alloggiarli senza per questo rubare spazio all’abitacolo. 

    L’idea degli ingegneri tedeschi era vincente: anziché ripiegare il piano e gli schienali dei sedili della terza fila separatamente, come di solito avviene sui camper, questi avrebbero potuto annegare verso il baso grazie ad un meccanismo a braccio oscillante attaccato ai due lati del piano sedile. 

    Per fare posto a questo meccanico, il divanetto della seconda fila, sdoppiatile asimmetricamente, scorre in avanti di 200 millimetri grazie a un sistema di guide a rotelle, per poi ritornare nella posizione iniziale una volta conclusa l’operazione. 

    Nonostante tutto gli ingegneri Opel hanno dovuto riposizionare serbatoio carburante, ruota di scorta e impianto di scarico.

    Una vettura la Zafira che già nel 1990 era innovativa e che oggi continua a proporre soluzioni geniali e pratiche.

    Marco Lasala 

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