16.1 C
Napoli
giovedì, 28 Marzo 2024
  • Quanto conviene acquistare un’auto all’estero ?

    Come acquistare un'auto all'esteroAcquistare un’auto all’estero può essere un modo alternativo di risparmiare. Soprattutto all’interno dell’Unione Europea in quanto possiamo beneficiare di un mercato comune. Cerchiamo quindi di capire quali sono i passaggi necessari per l’acquisto di un’automobile all’estero, in questo ci aiuta laleggepertutti.it.

    Anzitutto la prima cosa di cui bisogna tener conto è la convenienza di un possibile affare, in base al prezzo del veicolo, cambio targa, iscrizione al PRA e tutte le prassi burocratiche del caso. Solitamente i motivi che spingono ad acquistare un veicolo all’estero stanno nel costo decisamente inferiore e nel fatto che in alcuni Stati siano previste delle agevolazioni per il cambio di automobile in maniera più frequente e quindi la possibilità di trovare anche un’auto usata in ottime condizioni ad un prezzo vantaggioso. Ad esempio in Germania sono concentrate cinque delle più grandi case automobilistiche (Audi, Bmw, Mercedes, Volkswagen, Opel), il prezzo di queste auto è più basso che in Italia e vi è un regime fiscale che agevola il ricambio delle auto aziendali, per cui all’automobilista tedesco conviene cambiare più spesso migliorando anche lo stato dell’usato. Di contro il costo della manutenzione è molto elevato. L’ostacolo più grande però può essere rappresentato dall’allestimento del veicolo in quanto deve essere conforme alle leggi italiane per livello di emissioni, airbag e tutti i vari parametri di sicurezza dell’auto.

    Risolte tutte le questioni precedenti, al momento dell’acquisto è necessario firmare un contratto di compravendita che sarà utile a dimostrare, nella fase di immatricolazione, che il veicolo è dell’acquirente e che è iscritto al PRA. All’interno del contratto dev’esserci: il prezzo di acquisto, l’allestimento di cui è dotato e la data di consegna del veicolo. E’ possibile anche stipulare il contratto in duplice copia tradotta, una volta firmati i documenti e ricevute le chiavi si può procedere al pagamento. Insieme alle chiavi, l’acquirente riceverà i seguenti

    Documenti necessari “all’espatrio”:

    • Il contratto originale di compravendita.
    • La fattura.
    • Il libretto di circolazione contenente tagliandi eseguiti, numero di telaio e data di consegna.
    • Il certificato di conformità che attesta l’idoneità dell’auto alle normative europee (CoC) utile anche all’immatricolazione. (In assenza del certificato va fatto un collaudo obbligatorio che non sembra essere per nulla economico.)

    Successivamente bisognerà capire come portare l’auto a casa, in Italia. Com’è ovvio la soluzione più facile ed economica è semplicemente guidarla fino a destinazione, per fare questo serve una targa provvisoria per la circolazione e l’esportazione con assicurazione. Una volta in Italia si dovrà procedere alla sostituzione della targa ufficiale. Oppure si può ritirare l’auto con tutti i documenti necessari per l’Immatricolazione in Italia e portare anche le targhe così da cambiarle prima e mettersi alla guida senza pensieri.

    Una volta in Italia è importante:

    Acquisto automobile usata all'estero

    • Effettuare il pagamento dell’imposta provinciale di trascrizione (varia in base alla provincia di residenza)
    • Effettuare il pagamento degli emolumenti Aci (27€).
    • Fare l’iscrizione al PRA (32€).
    • Pagare l’imposta di bollo e i diritti Dtt (32€ + 9€).
    • Pagare le targhe (varia in base al modello di targa e veicolo).
    • Per espletare tutte queste pratiche basta recarsi alla motorizzazione civile di competenza oppure online tramite il sito dello sportello dell’automobilista.

    Nel caso si acquisti un’auto usata all’estero, l’IVA con F24 immatricolazione auto Ue non va pagata dai titolari di partita iva non rivenditori, è un costo riservato solo ai rivenditori abituali. Per l’immatricolazione di auto usata è necessario andare agli uffici dell’Agenzia delle Entrate presentando il titolo di vendita e una dichiarazione che attesti l’intenzione di utilizzare il veicolo come bene strumentare. Il resto delle comunicazioni avverrà tra la Motorizzazione Civile e l’Agenzia delle Entrate appunto. 

    Costanza Tagliamonte

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie