L’ACI (Automobile Club Italia) ha effettuato uno studio relativo al numero di incidenti auto che si verificano su strade urbane ed extraurbane.
La ricerca è stata elaborata in base ai dati emersi da “Localizzazione degli incidenti stradali del 2016” sui 36.885 incidenti avvenuti di cui 1.159 mortali, 1.264 decessi e 59.886 feriti, su 55.000 chilometri di strade italiane percorse.
Alcune tratte, secondo i dati pervenuti, si confermano quelle con maggiore densità di incidenti: ad esempio la A51 Tangenziale Est di Milano, la SS 036 del Lago e dello Spluga e la A4 Torino-Trieste. Su questi tratti il numero di sinistri è sette volte superiore rispetto al resto della rete extraurbana.
Dunque ACI dichiara che 7,5 incidenti su 10 avvengono su strade urbane e 2,5 su strade extraurbane. Il dato aumenta del 10,2 per cento su tutte le tipologie di strade, ma diminuisce quello relativo ai morti del -10,2 per cento e dei feriti -0,4 per cento sulle autostrade.
Per le due ruote la situazione sembra peggiore, siamo al 24 per cento degli incidenti e l’indice di mortalità è nettamente elevato: 1,5 morti ogni 100 mezzi coinvolti in un incidente. Le strade più pericolose e a rischio incidenti sono la SS 011 Padana Superiore, la SS 009 Via Emilia e la SS 233 Varesina.
Il messaggio sembra essere chiaro: ogni guidatore deve impegnarsi affinchè i dati (di cui sopra) diminuiscano sempre di più, dunque bisogna prestare maggiore attenzione e prudenza alla guida.
Costanza Tagliamonte