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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Da oggi le multe arriveranno tramite PEC.

    E’ dal lontano 2013 (con la legge 93) che si parla di ricezione delle multe via PEC (posta elettronica certificata). Oggi finalmente tale procedura sarà concretamente possibile.

    Dal sito de larepubblica.it leggiamo che la Gazzetta Ufficiale ha mandato in stampa il decreto che rende reale ed operativo questo percorso di notifica. Il decreto precisa che l’arrivo sulla PEC personale fa sì che la multa sia “un atto notificato e conoscibile” all’automobilista, il quale non potrà negare di averla ricevuta e sarà comunque obbligato a pagarla.

    Il decreto descrive una situazione realistica: l’agente della polizia ferma l’automobilista che ha violato il Codice della Strada e gli chiede un indirizzo PEC valido (ammesso che ne abbia uno) per inviare la multa. Quell’indirizzo viene considerato come vero e proprio indirizzo digitale e se, per evitare la sanzione, si finge di non averne uno, la polizia di Stato troverà il modo di recuperarlo attraverso i pubblici elenchi cui ha accesso.

    L’oggetto dell’e-mail sarà: “Atto amministrativo relativo ad una sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada”;

    L’e-mail conterrà:

    – il nome esatto e l’indirizzo dell’ufficio da cui la si riceve;

    – il nome del funzionario pubblico responsabile del “procedimento di notificazione”;

    – numero di telefono ed indirizzo dell’ufficio dal quale è possibile consultare il fascicolo contenente la multa;

    – l’elenco dal quale la polizia potrà estrapolare l’indirizzo PEC;

    – una “copia per immagine” del verbale di eventuale contestazione ed il materiale utile all’automobilista che voglia procedere a difendersi.

    N.B. Nel caso in cui il destinatario non leggesse l’e-mail della polizia relativa alla multa, ciò andrebbe a suo discapito in quanto la Polizia invia la multa e conserva un documento elettronico che prova l’invio più un secondo documento che dimostra l’avvenuto arrivo in Pec. Tali documenti sono generati automaticamente dal sistema interno di invio della Polizia stessa.

    Dunque, grazie al decreto del 18 Dicembre 2018, tale procedura rappresenta piena prova dell’avvenuta notificazione e anche se dovesse capitare di non leggere l’e-mail, questa è considerata comunque consegnata e quindi notificata. Nel caso in cui ci fossero problemi di ricezione, la Polizia invierà il tutto in cartaceo tramite posta tradizionale e le spese dell’invio saranno interamente a carico del destinatario. 

    Clicca Qui per il Decreto 18 Dicembre 2018 “Disciplina delle procedure per la notificazione dei verbali di accertamento delle violazioni del codice della strada, tramite posta elettronica certificata” completo.

    Costanza Tagliamonte

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