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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Incidente mortale in Arizona causato da un’auto Uber a guida autonoma.

    Pochi giorni fa, in Arizona, un’auto a guida autonoma (senza pilota) ha investito una donna che stava attraversando la strada.

    A differenza dell’incidente dello scorso anno, causato sempre da Uber, stavolta la gravità è maggiore in quanto la donna investita ha perso la vita. A seguito della tragedia sono stati sospesi tutti i test delle auto autonome anche nelle altre città (Tempe, Pittsburgh, San Francisco e Toronto). Ce lo fa sapere repubblica.it.

    Nell’incidente Uber del 2017 non ci furono vittime e la stessa Volvo XC90 non era responsabile dell’accaduto. Stavolta la polizia ha aperto un’indagine e l’unica informazione che si ha è che l’automobile viaggiava in modalità autonoma, ma con un pilota-tester a bordo al fine di garantire sicurezza. L’uomo però non è riuscito ad evitare il danno e prendere i comandi in tempo.

    Probabilmente l’aspetto più grave è che, in Arizona, non è necessario alcun permesso per poter circolare su strade pubbliche cittadine con auto a guida autonoma. Non a caso Google ha creato proprio una piccola città per provare le vetture in completa libertà, dal momento che in alcuni paesi è assolutamente vietata la guida autonoma (anche in via sperimentale) su strade urbane.

    In Italia

    In Italia è stato approvato da poco il regolamento che dà il via libera a questo tipo di prove. 

    A destare sospetto però è il fatto che il colosso Uber, successivamente all’incidente, abbia immediatamente fermato i test, nella maggior parte dei casi le grandi case automobilistiche procedono nonostante certi episodi e tenendo conto di tutte le possibili eventualità. Per questo molti analisti immaginano che nella tecnologia di auto a guida autonoma possa esserci qualche mancanza o errore.

    Di contro le statistiche dimostrano che le automobili condotte da intelligenza artificiale sono molto più sicure di qualsiasi auto guidata da “intelligenza umana” in quanto in milioni di chilometri hanno causato pochissimi incidenti. L’idea di un’auto fantasma incontrollabile però spaventa e va in contraddizione con un progetto che tenta di ridurre il livello di mortalità causata da incidenti stradali.

    Il presidente dell‘ACI, Angelo Sticchi Damiani, in un tweet ha scritto: “La #guidautonoma non significa ancora zero incidenti: lo dimostra l’incidente odierno di una #auto sperimentale di #Uber. Anche i robot devono imparare la #guidasicura” Esprimendo ancora il suo scetticismo nei confronti delle auto a guida autonoma. 

    “Stiamo collaborando fianco a fianco con le autorità locali nell’ambito dell’indagine su questo incidente” la dichiarazione ufficiale di Uber, pubblicata da LaStampa.it.

    E’ un danno non indifferente per le case automobilistiche che hanno investito ed investono in queste costosissime sperimentazioni. Ci auguriamo che i progetti proseguano e, soprattutto, con estrema cautela e senza danni gravi.

    Costanza Tagliamonte

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