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giovedì, 18 Aprile 2024
  • Va sempre più su l’export componentistica italiana

    Produzione di un'autoPositivo l’export della componentistica automotive nazionale nel primo semestre 2017. Il tasso di internazionalizzazione segna una crescita del 4,8 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo l’ultimo report dell’Anfia, le esportazioni della filiera dei componenti per autoveicoli hanno raggiunto in valore assoluto 10,9 miliardi di euro nei primi 6 mesi dell’anno in corso. Un settore domestico che non arresta la sua corsa e che continua a viaggiare veloce da più di 20 anni, esprimendo un saldo positivo nelle dinamiche di import ed export.

     

     

    L’export verso l’Europa

    l'export della componentistica automotiveVale 7,7 miliardi di euro (+3,5%) e pesa il 70 per cento di tutto l’export componenti. La classifica dell'export per Paesi di destinazione vede in pole la Germania con circa 2 miliardi di euro (+1,4%). Seguono Francia (11% di quota), Spagna (8%), che supera UK (6,8%), Polonia (6,6%), USA (4,8%), Brasile (2,5%), Repubblica Ceca (2,5%) e Austria (2,4%)

     

     

     

    La componentistica che piace di più ai buyer internazionali

    Internazionalizzazione Componenti AutoAl primo posto ci sono parti meccaniche (incluso accessori, vetri) che totalizzano il 65,9 per cento del valore dell'export con 7,2 miliardi di euro (+4,8% rispetto al 1°semestre 2016) e un saldo attivo di 2,7 miliardi. Seguono  i motori per un valore di 2,1 miliardi di euro (+4,9%) che pesano per il 19,2 per cento sul totale esportato della componentistica con un saldo attivo di 562 milioni di euro. Terza piazza per i componenti elettrici e affini che registrano un incremento del 5,5 per cento, ma con un saldo negativo di 22,5 milioni di euro. Così come pneumatici, camere d’aria e articoli in gomma. Per i singoli componenti hanno un saldo positivo significativo: parti ed accessori destinati al montaggio, motori, freni, ponti con differenziale, parti ed accessori di carrozzerie, pompe.

     

    I numeri del comparto italiano

    Il settore è attualmente composto da 2.000 imprese. Ci lavorano 140.000 addetti diretti (compresi gli operatori del ramo della subfornitura).  Il fatturato generato è di 40 miliardi di euro.

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