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giovedì, 28 Marzo 2024
  • Animali sotto il sole in auto, come salvarli senza commettere reato

    Animali sotto il sole in auto, come salvarli senza commettere reatoSalvare animali sotto il sole in auto, un dovere

    Le vetture lasciate all’aperto in estate sono come le serre: catturano il calore e diventano roventi mettendo in pericolo la vita degli animali sotto il sole in auto. Vedere una situazione del genere non deve lasciare indifferenti e un intervento tempestivo può evitare atroci sofferenze e persino la morte della bestiola. Diciamo subito che a certe condizioni e con le dovute accortezze è possibile persino rompere il finestrino pur di salvare l’animale ma non è una pratica consigliata dalle Forze dell’Ordine. Sembra infatti che su Facebook stia circolando un post di questo tenore: “La polizia dice che se vedete un cane chiuso in una macchina in caso di forte calore, scattate una foto del cane e della macchina e poi rompete il finestrino della macchina. In questo modo, non sarete accusati di danni criminali e dà la prova alla polizia per trascinare i proprietari di cani davanti ai giudici“ ma si tratta di un falso. Ricordiamo in ogni caso che viaggiare in sicurezza con un cane in automobile è possibile applicando poche semplici precauzioni.

     

    Cosa fare vedendo animali sotto il sole in auto

    Prima di ricorrere alla misura estrema della rottura di un finestrino dobbiamo capire se il cane sia effettivamente in una situazione di pericolo. Se l’auto è in pieno sole e la temperatura esterna è molto alta è praticamente certo che l’abitacolo sia rovente, anche se sono stati abbassati di qualche centimetro i finestrini, e sarebbe in pericolo anche un bambino, donde l’obbligo dei seggiolini antiabbandono. Se al contrario l’auto è parcheggiata all’ombra e i finestrini sono aperti a sufficienza, il pericolo potenziale si riduce notevolmente. È comunque opportuno osservarel’animale per vedere segni di sofferenza: un cane disteso sul sedile che non reagisce anche cercando di attirarne l’attenzione facendo rumore non sta bene e occorre fare qualcosa. Si può aspettare 5-10 minuti, nel caso il padrone tornasse al veicolo (un’assenza 5 minuti può facilmente diventare mezz’ora per un imprevisto), ma se ciò non accade è opportuno fare un giro nei negozi circostanti per trovare il proprietario e invitarlo a ritornare alla macchina e/o telefonare alla Polizia Municipale.

     

    Si può rompere un finestrino per aiutare animali sotto il sole in auto?

    Se la Polizia municipale non interviene e il proprietario non si trova occorre filmare la scena e trovare testimoni che confermino che si è rotto il vetro per motivi di urgenza ma, prima ancora, sarebbe opportuno procurarsi un guinzaglio o una corda per evitare che il cane scappi una volta liberatolo. Se il cane appare molto sofferente occorre portarlo immediatamente all’ombra, bagnarlo e ventilarlo: il rischio di un colpo di calore è molto alto. È importante sapere che rompere il finestrino è un’azione da compiere solo come ultima possibilità per salvare un animale in grave sofferenza. Rompere un finestrino è infatti un reato, il cane potrebbe spaventarsi e scappare (potrebbe anche essere investito da un veicolo) e il portarlo via si configura come un furto aggravato.

     

    Salvare animali sotto il sole in auto per stato di necessità

    L’avvocato Claudia Taccani dell’Organizzazione internazionale protezione animali ha spiegato alla Stampa che”secondo la coscienza collettiva che impone la tutela degli animali e l’orientamento giurisprudenziale in materia, è possibile invocare lo ‘stato di necessità’ per difendersi da un’eventuale richiesta d’indennizzo da parte del proprietario del veicolo. È sempre consigliabile contattare immediatamente la forza pubblica e avere testimoni e prove come, foto e video, per dimostrare la necessità d’intervenire per salvare una vita”. Ricordiamo che è reato anche infliggere sofferenza agli animali: la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 175 del 2008, ha confermato la condanna di un uomo che aveva lasciato il proprio cane sotto il sole in auto. I giudici, rifacendosi all’orientamento prevalente, hanno ritenuto responsabile il soggetto anche se il cane si è salvato proprio perché, con il suo comportamento, aveva inflitto gravi patimenti. Ritorna quindi lo stato di necessità che, come ricordato nel caso di guida senza patente, dev’essere provato perché il suo invocarlo abbia valore nel caso di giudizio.

    Nicodemo Angì

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