Il colosso Bosch – nel 2006, grazie ai suoi circa 260.000 collaboratori, ha raggiunto un fatturato di 43,7 miliardi di euro, investendo più di 3.3 miliardi di euro in ricerca e registrando 3.000 brevetti – colpisce ancora: ha appena inventato il sistema modulare integrato di sicurezza attiva e passiva battezzato CAPS. Gli ingegneri hanno lavorato per abbinare i sistemi di sicurezza attiva e passiva, che finora funzionavano indipendentemente l’uno dall’altro, con i sistemi di assistenza e – in futuro – con i sistemi d’informazione al guidatore. In questo modo le informazioni fornite dai sensori disponibili possono essere usate in diversi punti del veicolo, creando nuove funzioni in grado di ridurre ulteriormente il rischio di incidenti.
Qualora il sinistro sia inevitabile, il sistema CAPS contribuisce comunque a ridurne la gravità. In caso di ribaltamento o di urto laterale dell’auto, gli airbag possono essere attivati con qualche prezioso millesimo di secondo di anticipo e in modo più mirato.
Il sistema può inoltre avvisare attimente il guidatore del rischio di una collisione imminente, con un breve colpo ai freni, per esempio. Le funzioni Predictive Brake Assistant e Predictive Collision Warning sono già disponibili su alcune vetture di serie.
Un altro esempio del funzionamento di CAPS è la funzione Secondary Collision Mitigation (SCM) che aiuta ad evitare le collisioni secondarie che si verificano con frequenza. L’analisi dei dati dei sinistri dimostra che i guidatori spesso non reagiscono correttamente nei secondi di panico immediatamente successivi alla prima collisione. Perdono il controllo della propria auto e frenano troppo dolcemente o non frenano affatto.
Utilizzando l’informazione fornita dal sistema airbag, SCM rileva la collisione e, se l’urto è superiore ad un valore prestabilito, utilizza il sistema ESP® per frenare automaticamente l’auto. In tal modo il veicolo si arresta più rapidamente dopo un incidente, prevenendo le collisioni successive o almeno riducendo la loro gravità. Bosch prevede di offrire questa funzione ai produttori automobilistici per integrarla nelle loro auto a partire dal 2009.
Le funzioni CAPS sono basate su sistemi e componenti che spesso sono già disponibili sul veicolo, ma finora hanno agito in modo del tutto indipendente l’uno dall’altro. Interfacce standardizzate assicurano il trasferimento dei dati, consentendo di adattare le funzioni alle diverse architetture elettroniche utilizzate dai diversi produttori. In linea di principio anche sistemi e centraline prodotte da diversi produttori possono essere integrate per formare un sistema completo. Lo scopo è integrare ovunque possibile le nuove funzioni nelle centraline esistenti.
Il prossimo obiettivo dei progettisti Bosch è creare una rete che comprende tutti i sistemi e componenti relativi al movimento del veicolo. In futuro il sistema “Vehicle Motion Management (VMM)” consentirà l’accesso centrale a tutti i sensori e attuatori disponibili. Le funzioni risultanti permetteranno di informare, allertare e aiutare il guidatore quando la situazione lo richiede o anche di intervenire in caso di emergenza. In tal modo aumenteranno ulteriormente la sicurezza, il comfort e l’agilità nella guida.
Articolo pubblicato sulla Repubblica in data 14/09/07