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lunedì, 02 Ottobre 2023
  • Obama: obiettivo 26,3 km/litro per il 2025

    L’amministrazione Obama sta pensando di fissare per il 2025 un obiettivo per i consumi di 62 miglia per gallone ovvero 3,8 litri/100 km o 26,3 km/litro pari a 143 g/miglia (89 g/km). È quanto contenuto nello studio dell’EPA (Environmental Protection Agency) e del Ministero dei Trasporti americano dal titolo "Notice of Intent to Improve Fuel Economy and Reduce Greenhouse Gas Emissions for 2017-2025" che prepara il piano che sarà finalizzato nel luglio del 2012 e con il quale saranno imposti i limiti, da raggiungere attraverso tappe intermedie negli anni 2017-2025, all’industria automobilistica dopo quelli già fissati per il quinquennio 2012-2016 di 35,5 miglia per gallone (6,6 litri/100 km).

    UN VENTAGLIO DI VARIABILI
    L’amministrazione americana sta lavorando a un ventaglio di ipotesi e quella più pessimistica è di 47 miglia per gallone (5 litri/100 km o 20 km/litro) pari a 190 g/miglia di CO2 (110 g/km). Nel primo caso, si ipotizza un miglioramento medio annuale del 6%, nel secondo del 3%. Come nel piano fino al 2016, quello per il 2025 è accompagnato da uno studio di fattibilità, dei costi e dei benefici in termini monetari secondo 4 scenari tecnologici: il primo si basa sulla prevalenza dell’ibrido, il secondo su un’evoluzione moderata dei motori a benzina e Diesel, il terzo su un’evoluzione più estrema dei motori a combustione interna, il quarto infine su una prevalenza di ibridi, ibridi plug-in ed elettrici. Una variabile importante considerata è anche il peso che si suppone diminuirà tra il 15% e il 25%.

    L’IPOTESI PIÙ AMBIZIOSA…
    Le 62 mpg aggraverebbero il costo di ogni singolo veicolo in media di 2.800-3.500 dollari, ma questo si trasformerebbe in un risparmio in termini di costo del carburante per il ciclo di vita per 5.700-7.400 dollari con il pareggio fissato dopo non oltre 4,2 anni dall’acquisto. A livello globale, gli americani spenderebbero ogni anno 50 miliardi di dollari in più per acquistare la loro nuova auto, ma si risparmierebbero 1,3 miliardi di galloni di carburante all’anno ovvero oltre 4,9 miliardi di litri con emissioni di CO2 abbattute di 590 milioni di tonnellate. Da sottolineare il fatto che oggi non esistono sul mercato americano auto che percorrono più di 50 mpg secondo le norme di omologazione dell’EPA (Environmental Protection Agency) e che il dato di 62 mpg è la scomposizione di 75,9 mpg (3,1 litri/100 km o 32,3 km/litro) per le auto e di 45 mpg (5,2 litri/100 km o 19,1 km/litro) per i light truck, ovvero i SUV e pick-up.

    …E QUELLA PIÙ CONSERVATIVA
    Assumendo invece le 47 mpg, l’aggravio a listino per ogni auto sarebbe in media di 770-1.050 dollari con un risparmio per il consumatore alla pompa di 4.900-5.200 dollari e globalmente i consumi di carburante tagliati di 700 milioni di galloni (2,65 miliardi di litri) e le emissioni di 340 milioni di tonnellate do CO2. Questo scenario potrebbe essere raggiunto anche senza auto alimentate esclusivamente a batteria e il pareggio con la maggior spesa iniziale per il consumatore non oltre 1,9 anni.

    CHI METTE LE MANI AVANTI…
    Di fronte a queste proposte, non sono tardate le prese di posizione a tutti i livelli. Contrarie sono la NADA (National Automobile Dealers Association, ovvero i concessionari) e la National Automobile Dealers Association, cioè i costruttori i quali invitano l’amministrazione a un approccio equilibrato perché il rischio è quello di avere autovetture di prezzo troppo elevato inoltre e contestano l’attendibilità dei dati sui quali si fonda lo studio della Ministero dei Trasporti e dell’EPA, ma lo fanno con molto garbo ben sapendo che manca ancora molto tempo per controbattere con altri dati che potrebbero modificare gli assunti attuali. Quelli più deboli riguardano le vendite degli ibridi e le ipotesi sui prezzi dei carburanti. Nel primo caso i dati parlano chiari: le auto con motore a benzina ed elettrico sono in calo continuo e lo saranno anche il prossimo anno. Nel secondo, vengono ipotizzati rialzi notevoli del prezzo del petrolio che non è detto che si verifichino soprattutto dopo un periodo nel quale la stabilizzazione dei prezzi dei carburanti ha fatto da incentivo naturale al mercato dell’auto, ma anche – aggiungiamo noi – da elemento di riflusso riavvicinando il cliente ai truck e allontanandolo da vetture a basso.

    …E CHI INVECE È FAVOREVOLE
    A supporto invece dei 62 mpg si sono naturalmente schierati gli ambientalisti, ma non solo visto che 8 governatori (Maine, Maryland, Massachusetts, New Mexico, New York, Oregon, Pennsylvania e Washington) hanno già scritto ad Obama esprimendo il loro favore per l’obiettivo più ambizioso considerando anche che potrebbe essere fatto proprio da quegli Stati come la California che mantengono il potere di fissare limiti ancora più restrittivi. In questo caso, la questione si complicherebbe ancora di più. Interesse dell’industria e dell’amministrazione è rendere naturalmente le norme quanto più omogenee possibili secondo un principio di realtà. Su questo terreno si svolgerà sicuramente la lotta politica (e non solo) per le definizione finale degli obiettivi.

    25/10/2010
    OmniAuto.it

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