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giovedì, 18 Aprile 2024
  • Sensori Bosch nelle auto

    I sensori Bosch nelle autoRettangolari o quadrati, più piccoli dell’estremità di uno spillo e spessi da 1 a 4 millimetri: individuare questi componenti non è affatto semplice. Ma per quanto apparentemente insignificanti al primo sguardo, i sensori MEMS di Bosch sono in realtà fondamentali per il mondo connesso. “Essi misurano il mondo e insegnano ai sistemi elettronici a vedere e sentire” spiega Jens Fabrowsky, membro dell’executive management della divisione Automotive Electronics di Bosch. Grazie ai sensori MEMS, i droni si muovono con fluidità e possono essere controllati con precisione anche se c’è vento. Installati nei fitness tracker e negli smart watch, contano i passi, i gradini e le calorie. I recettori estremamente precisi di questi minuscoli sensori misurano la temperatura, la pressione atmosferica, l’umidità e anche la qualità dell’aria. Consentono una maggiore efficienza del controllo dei sistemi di climatizzazione e ventilazione interni e quando, per esempio, le riunioni si protraggono per molto tempo, possono attivare un promemoria sullo smartphone che segnala che l’aria è consumata. I primi sensori MEMS sviluppati quasi 25 anni fa non erano destinati alla tecnologia domotica o all’elettronica di consumo, bensì alle automobili. Questi componenti forniscono i dati alle centraline elettroniche delle auto segnalando quando l’auto frena o accelera e in quale direzione procede, oppure sono utilizzati nei sistemi di sicurezza come ABS e ESP. Inoltre, il GPS non perde mai di vista la destinazione anche se il segnale viene temporaneamente interrotto. 

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