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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Gomme invernali: ecco cosa comprare e quando usarle

    Non chiamateli più pneumatici da neve. Sono le gomme specifiche per la stagione fredda. Sotto i 7 gradi centigradi montare le coperture invernali diventa indispensabile per garantire sicurezza e motricità.

    Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. Innanzitutto non si parla di "gomme da neve" o "pneumatici chiodati". Queste infatti sono coperture speciali dotate di inserti metallici che sostituiscono di fatto le catene e che vengono usate solo nei Paesi nordici o comunque in quelle località dove la presenza di neve o ghiaccio sulle strade è costante per buona parte del periodo invernale.

    Le gomme invernali, o termiche, sono invece pneumatici apparentemente in tutto e per tutto uguali a quelli "quattro stagioni" (si distinguono per il simbolo del fiocco di neve), caratterizzati però da un differente disegno del battistrada e, soprattutto, da una diversa mescola di gomma che consente di lavorare meglio alle basse temperature (soprattutto dai 7 gradi centigradi in giù) assicurando grip, stabilità e sicurezza ottimali in ogni condizione di tempo. Sì, perché se gli pneumatici termici danno il meglio di sé in caso di pioggia, neve o fango, anche sull’asciutto si comportano in modo ottimale permettendo una guida più sicura. Superficiale quindi dire frasi come "Io l’auto la uso poco", "La uso solo in città", "Tanto se nevica sto in casa" e via discorrendo.

    Cosa offre il mercato
    Michelin Alpin A4 è destinato ad un grandissimo numero di vetture: utilitarie, monovolume, berline compatte e familiari. La nuova mescola, denominata Heliocompound +, ha una formula a base di silice e olio di girasole, che contribuisce tra l’altro a mantenere l’elasticità della gomma anche a temperature basse favorendo l’aderenza. Prezzo di listino consigliato al pubblico a partire da 89,40 euro.

    Il Continental ContiWinter Contact TS 830 P è un invernale che soddisfa le moderne esigenze dell’elettronica applicata alla dinamica del veicolo. Il particolare sistema di lamelle sinusoidali è stato sviluppato appositamente per interagire con estrema efficacia con l’azione dell’ESC. Il nuovo ContiWinterContact TS 830 P è proposto in 30 differenti misure ed è omologato per velocità fino a 270 km/h. Prezzi a partire da 207 euro.

    Yokohama W.drive V902 è stato costruito con una struttura rigida, una doppia cintura in acciaio, bordini di protezione del cerchio, filler ad alta rigidità e supporti resistenti in metallo. Esprime anche una rinnovata attenzione alle tematiche ambientali. La gamma commercializzata in Italia parte dalla misura 195/65 R14 89T (prezzo 189,60 euro), sino alla misura 295/30 R22 103V (prezzo 822,00 euro).

    Pirelli Snowcontrol Serie II è stato pensato e sviluppato per le auto di media e piccola cilindrata, in altri termini le city car, per offrire anche a questa tipologia di auto e nei percorsi cittadini tutte le prestazioni in termini di sicurezza che il Winter Sottozero Pirelli assicura alle auto di grossa cilindrata e alle supercar. Prezzo dello Snowcontrol Serie II a partire da 122 euro.

    Marangoni Meteo Hp, l’invernale per vetture sportive, berline e station wagon di fascia medio-alta. Commercializzato in 23 misure differenti che vanno dalla 195/55 R15 alle 225/40 R18. L’omologazione di velocità raggiunge valori tipici dei pneumatici estivi: fino al codice V, ovvero 240 km/h (Prezzi a partire da 95 euro). Meteo HP viene proposto anche nella versione per veicoli SUV in 10 misure diverse, dalla 215/65 R16 alla 255/50 R19 (Prezzi a partire da 160 euro).

    Questione costi. Allo stato attuale delle cose, gli pneumatici invernali costano circa il 10-15% in più rispetto a quelli tradizionali. Va detto però che fino a poco tempo fa le Case produttrici ne costruivano un numero relativamente limitato di esemplari ogni anno, tant’è che già verso fine novembre era quasi impossibile trovarli. Con l’aumento del loro utilizzo da parte della clientela, è facilmente ipotizzabile che il loro costo andrà progressivamente decrescendo. Inoltre, è vero che l’investimento iniziale è considerevole, ma bisogna considerare che si monta un solo treno alla volta, quindi adottando la strategia di utilizzare per sei mesi le gomme estive e per sei mesi quelle invernali, i treni durano il doppio. Le spese supplementari sono rappresentate da quel 10-15% di costo in più oltre che dalla manodopera del gommista necessaria per la sostituzione degli pneumatici. Si tratta a nostro avviso di una spesa più che ragionevole per avere tanta sicurezza in più. Certo, non tutti hanno a disposizione un garage o una cantina dove mettere a riposo le gomme non utilizzate; però, dato che il cambio va fatto solo due volte l’anno, ci si può sempre rivolgere a qualche amico per il "parcheggio" o direttamente al "gommista" che effettua sia il cambio (un occasione in più per far controllare le coperture) sia il rimessaggio.

    Non va dimenticato che i quattro pneumatici – anzi una piccola porzione di ciascuno di essi – sono l’unico punto di contatto tra automobili che sfiorano anche le due tonnellate di peso e un asfalto che di rado è ben tenuto. Se è vero che ciascuno di noi cambia le scarpe a seconda delle condizioni climatiche, perché non dovrebbe essere la stessa cosa per l’automobile? Le auto moderne, tra l’altro, equipaggiate con i più sofisticati sistemi di controllo di stabilità e trazione, oltre che dell’ABS, possono indurre un eccessivo senso di sicurezza nel guidatore. Ma tutti questi dispositivi elettronici vanno posti nelle condizioni di funzionare al meglio, e uno pneumatico con scarsa aderenza, per esempio, costringe, in caso di brusca frenata, l’ABS ad allungare di parecchio lo spazio di arresto, anche del 20% e oltre. Anche il fatto di possedere una SUV o comunque una 4×4 non dà assolute garanzie di miglior tenuta, considerate anche le grosse dimensioni delle coperture utilizzate da questo tipo di veicoli. Neppure il fatto di possedere un’auto nuova rappresenta un aiuto: anzi, è esattamente il contrario, perché le gomme montate come primo equipaggiamento dalle Case automobilistiche hanno mescola e disegno del battistrada studiati per ridurre al minimo l’attrito e, di conseguenza, i consumi, ma non sono per nulla adatti alla circolazione a basse temperature o in caso di clima inclemente.

    25/11/2010
    ilsole24ore.com

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