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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Con la tecnologia LoJack sgominata in Brianza la “banda dei Mercedes Vito”

    C’è l’alta tecnologia dietro l’operazione condotta la sera del 29 ottobre a Barlassina (provincia di Monza) dai Carabinieri della stazione di Seveso che hanno individuato il casolare che faceva da rifugio a una banda seriale di ladri di van, arrestando quattro di loro di nazionalità ucraina e recuperando i  furgoni rubati, 3 Van Mercedes Benz modello Vito e molti altri, sempre della stesso modello, già smontati, e con diverse altre scaffalature e attrezzi da lavoro. La stima complessiva della refurtiva ritrovata si aggira attorno agli 80 mila euro. A guidare le Forze dell’Ordine sulle tracce della banda criminale che da tempo imperversava nella zona è stato un dispositivo LoJack (società specializzata nel rilevamento e recupero di veicoli rubati), che ha trasmesso l’esatta posizione del furgone attraverso la tecnologia in radiofrequenza, installato sul Mercedes Benz Vito bianco rubato solo 5 ore prima. Gran parte dei van trovati appartenevano a società di noleggio che li avevano noleggiati ad una importante multinazionale tedesca che era stata presa di mira dalla banda. Nel covo della banda, un casolare adibito a garage/officina di smontaggio auto, i carabinieri hanno ritrovato, anche un sofisticato Jammer, dispositivo in grado di bloccare il segnale emesso dai satellitari, che non è però riuscito a frenare il segnale in radiofrequenza. “L’operazione condotta in Brianza – ha sottolineato Sandro Biagianti direttore della Sicurezza di LoJack Italia – evidenzia l’importanza di scegliere LoJack come partner tecnologico e di intelligence nella lotta contro la criminalità dei furti d’auto. La tecnologia e la collaborazione con le Forze dell’ordine ha permesso di intervenire in maniera risolutiva e rapida, prima che la banda facesse perdere le tracce. Il ritrovamento di un sofisticato dispositivo in grado di disturbare il segnale satellitare conferma come i ladri d’auto oggi facciano ricorso sempre più spesso a supporti tecnologici per le proprie operazioni”.

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