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giovedì, 28 Marzo 2024
  • Walt Disney e la passione per le automobili

    Ad un giorno dall’anniversario della morte di Walt Disney (15 dicembre 1966), il rapporto che il re dei film d’animazione aveva col mondo delle auto ci ha incuriosito e siamo andati alla ricerca di informazioni sulla sua vita privata che inevitabilmente ha influenzato la sua produzione.

    Con Disney le automobili prendono vita diventando personaggi, talvolta protagonisti dei film. Basti pensare ad “Herbie un maggiolino tutto matto” del 1968, produzione Disney, diretto da Robert Stevenson che ha trascinato con sé una serie di 3 pellicole, fino alla più recente del 2005 “Herbie – il super Maggiolino”.

     

    L'auto simbolo di rivalsa

    Eppure, alla base di questo vi è l’automobile come simbolo di rivalsa e rivincita personale del grande Walt che all’età di 16 anni lascia la scuola e si impegna come autista volontario di ambulanze durante la prima guerra mondiale, ovviamente modificando la sua data di nascita sul passaporto. Farà parte delle ambulanze della Croce Rossa statunitense in Francia fino al 1919. Poi 10 anni dopo realizza il sogno di creare un cartone animato con il sonoro, nasce così “Steamboat Willie” con protagonista Mickey Mouse. E’ fondamentale sapere che all’epoca non esistevano forme di finanziamento per le start-up, dunque Disney decise di vendere la sua automobile per ricavarne il denaro necessario a dar vita al suo progetto.

    Pare che questo aneddoto compaia nel film biografico “Walt prima di Topolino” del 2014, di Khoa Le, ispirato da un romanzo biografico di Timothy Susanin “Walt before Mickey: Disney’s Early Years”. All’interno della pellicola, oltre ad essere decantate le doti e la spiccata personalità e originalità di Walt Disney, viene sottolineata anche la capacità del produttore di creare immagini in movimento in cui fanno spesso capolino le automobili che, d’altronde, furono la scommessa della sua vita.

    Durante i primi tempi ad Hollywood, Walt possedeva soltanto una Ford di seconda mano da condividere con il fratello Roy, più tardi però potrà permettersi una macchina tutta sua, una Luna Roadster che guidava rigorosamente con cappotta abbassata. Nel corso degli anni ne ha cambiate di automobili, come la Packard Coupè blu del 1942 da padre di famiglia, sostituendola più tardi con una Oldsmobile 98 Deluxe del 1948. Ma la vera genialità che combinò lusso, comfort e pubblicità fu l’acquisto della piccola Mercedes a due posti del valore di 11mila dollari. Infatti l’auto viene utilizzata in una scena con Gregory Benson all’interno del film “Operazione Gatto”.

     

    Le auto animate Disney

    Il personaggio dell’auto animata e viva torna più volte, basti pensare al film d’animazione del 2006 “Cars – Motori ruggenti” il cui protagonista Saetta McQueen, una giovane auto da corsa, tenta di diventare campione assoluto della “Piston Cup”. Non esistono “umani”, auto, camion, tricicli e trattori la fanno da protagonisti, in villaggi creati ad hoc per le loro esigenze. Se torniamo indietro nel tempo, possiamo ricordare la Panther De Ville di Crudelia Demon ne “La carica dei 101”, oppure l’auto foglia di Bianca e Bernie nata dall’idea di trasformare una foglia in un’automobile a tutti gli effetti. O ancora la 313 blu e rossa di Topolino (utilizzata anche da Paperino), ma inversamente proporzionale è la prima fiat 500 che viene denominata “La Topolino” proprio dal successo che l’omonimo personaggio Disney ebbe in quel periodo in tutta Europa.

    Di Costanza Tagliamonte

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