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martedì, 23 Aprile 2024
  • Una buona riparazione passa per R.C.R Autoricambi

    “Oggi nel mercato della distribuzione emerge chi fa una buona competitività commerciale che si ottiene e si raggiunge meglio se si opera con logiche sinergiche”. Parola di  Riccardo Crotti, amministratore unico della R.C.R. Autoricambi di Desio. Nata nel 1968 dall’intraprendenza di Carlo Crotti, papà di Riccardo, l’azienda della provincia di Monza e Brianza operante nella vendita di ricambi che coprono tutta la filiera della componentistica auto (dalle parti meccaniche a quelle elettriche fino a elementi di carrozzeria), ha saputo, animata da passione e professionalità, cogliere e capire l’importanza del network. Oggi fa parte del Gruppo d’acquisto QLT AUTOMOTIVE: consorzio di distribuzione di ricambi che conta ad ora ben 64 aziende tra soci ed affiliati distribuiti su tutto il territorio nazionale, con una predominanza nelle regioni del Nord-Ovest e del Centro Italia. Altro esempio di partnership  arriva dalla partecipazione al consorzio Bosch. Due importanti reti che hanno permesso e che permettono alla R.C.R. di portare a casa diversi benefit che viaggiano sul terreno della formazione e delle relazioni. Sommati tra loro i fattori danno un risultato che accresce il know-how professionale e il raggio di business che attualmente conta 300 autoriparatori dell’area Nord di Milano. Con un magazzino di 57mila codici pronti a garantire una perfetta manutenzione e cura di tutte le vetture italiane e straniere, R.C.R. si muove bene nelle sue logiche d’acquisto. Altro spartiacque di competitività. “E’ essenziale – evidenzia Riccardo Crotti –  comprare bene soprattutto dai produttori e importare bene. Inoltre è necessario offrire un servizio di assistenza alle officine. Un supporto tecnico, di valenza formativa, sulle nuove tecnologiche collegate ai componenti elettronici di nuova generazione su cui bisogna conoscere la precisa opera di manutenzione”. Un passaggio quanto mai obbligato, dunque, se si vuol stare al passo con la tecnologia che sempre più caratterizza l’anima del ricambio. Se oggi l’innovazione impone al distributore e soprattutto al meccanico di turno di aggiornare le sue competenze professionali, di contro il processo di vendita dei ricambi sembra non alimentarsi dalla tecnologia presente. “Per quanto ci riguarda la vendita diretta  – spiega Crotti – risulta ancora un elemento preponderante rispetto all’online. Vendere un ricambio sul web è complicato. Bisogna avere tutti i minimi dettagli tecnici per indentificare quello che risulta consono all’acquirente. Ed anche in tal caso, la possibilità di sbagliare è dietro l’angolo”. Differente è il discorso per gli accessori auto. “Abbiamo uno shop online – continua – per auto nuove che va bene e  che vende prodotti di settore ovviamente non in concorrenza con quelli dei miei clienti. Inoltre abbiamo un negozio virtuale per ricambi da destinare alle auto d’epoca che ha i suoi margini di utile”. Stefano Belfiore


     

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