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venerdì, 26 Aprile 2024
  • Tarox, 16 frenate al minuto sempre efficaci a 120 gradi come a -40

    E’ la qualità del prodotto che fa la differenza. Qualità che poi è sinonimo di sicurezza. Ed è proprio su questa scia che si concentra il lavoro scrupoloso di Tarox: azienda che va alla ricerca, quasi maniacale, delle prestazioni ottimali dei freni.La company prima di deliberare un proprio impianto frenante sottopone, infatti, le pinze a 1000 azionamenti l’ora, oltre 16 al minuto, per 36 ore consecutive con temperature tra 120 gradi e -40. Queste sono le cifre dello stress creato in laboratorio per simulare condizioni di impiego estreme che vanno ben oltre le più tremende ipotesi razionalmente immaginabili.

     

    PERCHÉ QUESTI TEST IN LABORATORIO

     

    Il protocollo deciso dalla Tarox per deliberare i propri prodotti  è stato varato per una ragione precisa: dare a chi sceglie questi upgrade per gli impianti frenanti la sicurezza di potere contare su alte prestazioni stabili nel tempo, a prescindere dalle condizioni di impiego che si possono determinare con un’elevata frequenza delle frenate ed escursioni termiche significative che, oltre tutto, nei test di omologazione Tarox avvengono in modo ravvicinato nel tempo.

    Tarox ha scelto di varare questo protocollo per la delibera dei propri prodotti per creare delle condizioni ancora più estreme di quelle delle competizioni motoristiche, peraltro affrontate ad altissimo livello con successo da Tarox già dal 1980. Come si sa, nel mondo del motorsport ogni componente deve dare il massimo solamente nell’arco di tempo, ristretto, della competizione stessa. Per contro chi come Tarox lavora nell’aftermarket e, in particolare, ha un obiettivo primario: offrire prodotti che diano migliori performance rispetto al primo equipaggiamento deve avere la certezza di potere garantire una duratura stabilità delle elevate prestazioni. 

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