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sabato, 20 Aprile 2024
  • Revisione auto, nel 2019 cambierà davvero?

    Iniziare un articolo a partire da una notizia giudiziaria non è cosa di tutti i giorni. Eppure sul tema revisioni la prima novità di inizio anno potrebbe davvero essere quella del “non luogo a procedere” circa una indagine avviata nel 2017 sulle attività di otto dipendenti della Motorizzazione Civile di Brescia. Su queste notizie di cronaca tuttavia preferisco rimandarvi alla lettura dei media, sia per il rispetto di copyright degli estensori della notizia sia perché ovviamente sul tema revisioni vorrei parlare di altro. In effetti le domande che vorrei porre sono in sintesi 2:

    Revisioni: un business in crescita?

    revisione autoCertamente. L’anzianità media del parco circolante in Italia non ha subìto particolari progressi (in termini di aggiornamento) e non solo a causa della crisi vissuta tra il 2008 ed il 2013. Anche negli anni delle immatricolazioni record l’acquisto ed il ciclo di sostituzione delle auto più nuove ha in molti casi affiancato il mantenimento di seconde o addirittura terze auto in famiglia. Pertanto il parco potenzialmente assoggettabile a revisione biennale è di tutto rispetto. Aggiungiamo a questo l’obbligo di revisione decennale di impianti a gas che proprio da una decina di anni ha assunto quote percentuali molto importanti di ingresso nel mercato del nuovo. Aggiungerei (personalmente) l’attenzione sempre crescente del consumatore sulla sicurezza del parco usato posto in offerta dai commercianti professionali ed i provvedimenti sanzionatori verso le auto cosidette “taroccate”, alle quali anche un processo certificato ed attento di revisione può porre un valido freno. Per cui si spiega già con questo la crescita (in numero e valore strumentale) dei Centri di Revisione.

    Revisioni: le novità di Legge

    revisione automobileL’entrata in vigore del Decreto ministeriale N°214 del 19 maggio 2017, che a sua volta recepisce la direttiva 2014/45/UE, stabiliva che da maggio 2018 le revisioni si sarebbero dovute condurre secondo livelli crescenti di difettosità (lievi, gravi e pericolose) e l’ingresso in campo di  “Ispettori” (in sostituzione del Responsabile Tecnico) per il rilascio e trasmettere alla Motorizzazione dei Certificati di Revisione. Ora diventa fondamentale capire se, oltre ai vecchi Responsabili Tecnici divenuti d’ufficio Ispettori, si sia dato nel frattempo vita ad un serio processo formativo in grado di generare nuovi Ispettori.

     

    Ispettori e ruoli “terzi” in un parco auto immenso

    Ispettore delle revisioni autoLa direttiva europea stabilisce per l’Ispettore un ruolo ‘terzo’ rispetto all’attività di riparazione, di modo che chi verifica  non coincida con chi ripara il veicolo da revisionare.  Tutto questo però può concretizzarsi alla luce di dispositivi di Legge, Circolari e Decreti attuativi che, se non sbaglio, dovrebbero essere tuttora latitanti. Questo alla luce di una situazione secondo cui, in base ad una ricerca effettuata da “Facile.it”, almeno 1 veicolo su 4  non sarebbe stato in regola con la revisione, con una percentuale quasi del 20 per cento appunto per le auto adibite a trasporto di privati. Tutto questo porta a chiedere a gran voce alla politica : “Fate presto!”.

     

    Riccardo Bellumori

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