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venerdì, 19 Aprile 2024
  • Il puzzle delle acquisizioni nei ricambiauto

    I veicoli nel mondo aumentano velocemente e con essi la necessità dei ricambi. In questo settore la concorrenza è sempre più accesa, anche a causa della globalizzazione, e la necessità di arrivare ad una certa massa critica spinge molto le acquisizioni nel settore della distribuzione. Qualche numero per capire beni di cosa si stia parlando: sapevate che nell’anno 2010 il numero totale dei veicoli nel mondo ha superato il miliardo? Ad oggi questa cifra, già non indifferente, ha superato gli 1,4 miliardi di veicoli, dei quali 1,06 miliardi sono le automobili per il trasporto dei passeggeri.Questa massa di veicoli muove un vorticoso giro d’affari anche nel post vendita dato che, richiedendo manutenzione e riparazione, necessitano ovviamente di ricambi.

    Unirsi per ‘pesare’

    acquisizione azienda nel settore ricambiIl canale dell’aftermarket è in prima linea nella vendita dei ricambi: si tratta di un settore ben consolidato che sta però sperimentando cambiamenti importanti come l’arrivo di Amazon che fa anche paura. Specializzarsi o trattare tutto: questa dicotomia catalizza un dibattito acceso fra i ricambisti ma altre questioni si affacciano, come l’opportunità, o meno, di fare rete. L’esperienza della Calzaretta Pasquale & C. è illuminante perché sta avendo un grandissimo successo con la vendita online e ha anche aderito a un consorzio di ricambisti. La tendenza/necessità ad unirsi per fare massa critica non è ovviamente esclusiva dell’Italia ma interessa, per esempio, anche gli USA. Una notizia molto recente ci informa infatti dell’acquisizione, da parte di Parts Authority, della catena Quality Automotive Warehouse, che gestisce sette negozi nel Maryland e tre in Virginia.

    Vedute comuni

    Nel corso dei suoi oltre 50 anni di vita, Quality Automotive si è fatta conoscere e apprezzare per il suo ampio assortimento di ricambi di qualità e per il servizio affidabile fornito a tutti i suoi clienti. Ma quali sono i motivi di questa acquisizione? A spiegarli è Randy Buller,  presidente e AD di Parts Authority: “Il team di Quality Automotive ha fatto un gran lavoro nel corso degli anni e ha sviluppato una solida reputazione nel settore. Questa acquisizione rafforza la nostra presenza nelle aree di Baltimora, Maryland e nel District of Columbia oltre a rafforzare la nostra presenza in Virginia”. Dal canto suo Mark Bond, presidente e AD di Quality Automotive, dichiara che “Parts Authority condivide i tre criteri più importanti che stavamo cercando in un partner: una cultura condivisa, l'opportunità che i nostri dipendenti continuino ad avere un datore di lavoro che valorizzi i membri del team e la capacità di continuare a crescere velocemente”.

    Allearsi per crescere

    partnership ricambiParts Authority ha più di 150 sedi in tutti gli Stati Uniti, dall’Ohio alla California, ed è cresciuta sia organicamente sia attraverso le acquisizioni. In effetti negli ultimi anni Parts Authority ha acquisito più di una dozzina di società nell’ambito dei suoi piani di espansione geografica. È interessante notare che le aziende USA si espandono anche in Europa: alla fine del 2017, per esempio, è arrivata la notizia che il gruppo francese Alliance Automotive Group è ufficialmente entrato a far parte di Genuine Parts Company, un grande distributore americano. Il ‘gioco’, come si vede, si svolge su una scacchiera globale e coinvolge anche soggetti forti di centinaia di punti vendita: come può muoversi il dettagliante indipendente?

    Utili indicazioni sono state date in occasione dell’Aftermarket LAB ma appare evidente che sarebbe meglio fare rete per ‘pesare’ di più, ampliare l’assortimento e spuntare quotazioni migliori che possono convertirsi in prezzi di vendita competitivi. Molti dettaglianti si sono lamentati dei colleghi per la loro scarsa propensione a stringere accordi organici ma l’esempio dei 10 ricambisti del Nord Italia che hanno fondato il gruppo Telos deve essere tenuto in conto. Per il singolo punto vendita è complicato competere con i grandi gruppi. Ma una rete organica, strutturata e presente sul web può dire la sua, crescere ad alti livelli. E, chissà, fare a sua volta acquisizioni.

    Nicodemo Angì

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