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giovedì, 28 Marzo 2024
  • Aftermarket automotive, che sprint!

    L’aftermarket automotive muove un giro d’affari stratosferico. L’ultima overview di settore è tracciata dall’Istituto Ifh di Colonia. Come riporta un articolo del Sole 24 Ore, il settore, che riguarda la produzione di componenti e ricambi, il riciclo, la distribuzione, la rivendita e l'installazione di tutte le parti dei veicoli, nel solo mercato Ue è cresciuto del 4,8 per cento nel 2015, generando un fatturato di 218 miliardi di euro per quanto attiene i componenti originali, ricambi, accessori e pneumatici. La sola manutenzione e riparazione di autoveicoli ha invece prodotto, lo scorso anno, un business di 135 miliardi di euro. Secondo Marc Aguettaz, Ad di GiPa Italia, l’aftermarket automobilistico vale ben 500 miliardi di euro. E le previsioni di crescita sono del tutto positive: entro il 2020 potrebbe toccare la quota significativa di 640 miliardi di euro. Un colosso del Pil internazionale che guarda con sempre maggiore interesse ai mercati emergenti (come Indonesia, Cina e Brasile) e che oggi si misura con l’auto connessa e la manutenzione predittiva. Il 70 per cento della distribuzione dei ricambi è in mano all’Indipendent Aftermarket, chiamato oggi a contrastare l’offensiva degli operatori dell’Orginal Equipment: sempre più interessati a mettere piede nel mercato del post vendita.

    L’aftermarket italiano

    In questo scenario, la filiera nazionale viaggia a passa spedito. Cresce la spesa di autoriparazione ed anche la propensione all’internazionalizzazione del nostro made in Italy. Secondo l’ultimo report dell’Associazione Nazionale della Filiera dell’Industria Automobilistica, nei primi 6 mesi dell’anno l’export della componentistica nazionale per autovetture ha raggiunto la quota  10,4 miliardi di euro. Una performance che rappresenta il  5 per cento di tutto l’export italiano.

     

    Tutti i dati della componentistica italiana

    Intanto si terrà martedì 25 ottobre, presso la Camera di commercio di Torino, con inizio alle ore 10.30, la conferenza stampa di presentazione dell'Osservatorio sulla componentistica automotive italiana. Il report è realizzzato dall’Ente camerale torinese, AnfiaCAMI (Center for Automotive & Mobility Innovation) Università Ca’ Foscari di Venezia e Camera di commercio di Modena. Saranno resi noti tutti i dati sulla componenstica automotive italiana con un approndimento sulle performance di settore che esprimono le imprese piemontesi. Alla presentazione parteciperanno Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di commercio di Torino, Giuseppe Barile, presidente del Gruppo Componenti di Anfia, Marisa Saglietto, responsabile del Centro Studi di Anfia, Barbara Barazza, responsabile del Settore Studi, Statistica e Prezzi della Camera di commercio di Torino, Francesco Zirpoli, direttore scientifico del Centro CAMI – Università Ca’ Foscari di Venezia. Stef. Belf.

     

     

    COME SI STRUTTURA L’AFTERMARKET AUTOMOTIVE

     

    Segmento OE "Original Equipment: operano le case auto per mezzo di una filiera distributiva costituita da concessionari ed officine autorizzate

     

    Segmento IAM "Indipendent Aftermarket": produttori, distributori e officine indipendenti che, non essendo legati alle case costruttrici, operano su un parco auto multimarca

     

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