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venerdì, 29 Marzo 2024
  • E se l’aftermarket fosse più importante dell’auto nuova?

    DI STEFANO BELFIORE

    Il dato è chiaro. Il post vendita automobilistico piace alle Case costruttrici che vedono nell’aftermarket una fonte significativa di business. L’ultimo esempio, in ordine di tempo, giunge dall’America dove la produzione di componenti e ricambi, il riciclo, la distribuzione, la rivendita e l'installazione di tutte le parti dei veicoli si rafforza sempre più con un tasso di crescita annuale del 3,7 per cento previsto fino al 2019. Parliamo di Ford e del suo neo brand Omnicraft, dedicato alla produzione di parti di ricambio per tutti i veicoli non afferenti all’Ovale Blu. Se questo è il panorama attuale e lo scenario prospettico, allora c’è da chiedersi se, nella filiera automotive, il post vendita sia più importante del mercato madre: quello collegato alla produzione di auto. Domanda che abbiamo girato, via Twitter, a dei giornalisti automotive. L’opinione comune converge verso la considerazione iniziale. Per i Costruttori oggi l’imperativo è diversificare con servizi coinquilini alla realizzazione di automobili, se si vuole alimentare i propri profitti e fidelizzare la clientela. All’orizzonte, però,  c’è  l’elettrico. Sempre più una realtà diffusa. Potrebbe essere una minaccia per gli autoriparatori? Urge, come più volte rimarcato, skillarsi su nuove competenze. Quelle del meccatronico.

     

    Monica Secondino, giornalista di Omniauto – CarBlogger – l’Automobile e fondatrice del blog "Donne in Auto"

    E' già importante ma se e quando le vendite inizieranno a calare, lo diventerà ancora di più. Però non sarà un business che durerà tanti anni: le elettriche avranno bisogno di meno manutenzione. E' un business da sfruttare il più possibile e da spremere come un limone velocemente.

     

     

     

    Gaetano Scavuzzo, redattore di Motorionline

    Non mi stupirebbe che altre Case seguissero la stessa tendenza nell'ampliare il raggio d'azione su settori "collaterali"

     

     

     

     

    Andrea Fiorello, freelance per AutoNewsEurope – Carblogger – il Post –  Omniauto  

    La parola d'ordine qui è "margini". Produrre auto ne dà pochi, mentre i ricambi rendono molto di più. Giusto diversificare.

     

     

     

     

    Andrea Tartaglia, content contributor per Motori360

    Lo è già. Sia per i "margini" sia per la "fidelizzazione"…fidelizzare il cliente aumenta i profitti e riduce le spese di marketing

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