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venerdì, 29 Marzo 2024
  • 2017, annata strepitosa per l’export della componentistica automotive

    componenti autoE’ di 21 miliardi di euro il valore dell’export della componentistica automotive nazionale raggiunto nel 2017. Un traguardo che, secondo l’ultimo screening di Anfia, supera i livelli del 2016 di ben 6 punti percentuali. Ma c’è di più. L’internazionalizzazione espressa dai nostri produttori di componenti rappresenta il 4,7 per cento di tutto l’export italiano (in linea con il valore del 2016), mentre le importazioni valgono il 3,8% circa. Il primo mercato di destinazione dell’export dei componenti italiani si conferma la Germania, per oltre 4 miliardi di Euro (+4,9% rispetto al 2016) e una quota del 19,3% (19,5% nel 2016) sul totale esportato, mentre, diversamente dal 2016, la Cina supera il Giappone, verso il quale l’export italiano è in calo del 21 per cento, pur mantenendo un saldo positivo di 61,6 milioni di euro , diventando il primo dei Paesi asiatici di destinazione (con esportazioni dall’Italia in crescita del 28%, sebbene il saldo della bilancia commerciale rimanga negativo per oltre 671 milioni di euro).

    Cosa si esporta di più: piacciono parti meccaniche e motori

    export della componentisticaLa suddivisione dei componenti in macroclassi, vede il comparto delle parti meccaniche (incluso accessori, vetri) totalizzare il 65,8 per cento del valore dell’export, con oltre 13,9 miliardi di euro (+6,7%) e un saldo attivo di circa 5,3 miliardi (5 miliardi nel 2016). Segue il comparto dei motori  per un valore di 4,1 miliardi di euro (+5%), che pesa per il 19,2 per cento sul totale esportato della componentistica (), con un saldo attivo di 1,1 miliardi di Euro. Il comparto pneumatici e articoli in gomma per autoveicoli presenta un valore di export di 1,26 miliardi di euro (+6,7%), con un saldo negativo di 505 milioni di Euro (592 nel 2016). Le esportazioni del comparto degli apparecchi riproduttori del suono registrano, invece, un calo del 27 per cento. L’export dei componenti elettrici ed affini riporta un incremento del 3,7 per cento, con un saldo positivo di 9 milioni di euro (82 milioni nel 2016). Per i singoli componenti, hanno un saldo positivo significativo le seguenti voci: parti ed accessori destinati al montaggio (2,2 miliardi di euro), freni (1 miliardo di Euro), motori (1,1 miliardi), ponti con differenziale (784 milioni di euro), parti ed accessori di carrozzerie (476 milioni di euro) e pompe (405 milioni).

     

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