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giovedì, 28 Marzo 2024
  • Sicurezza stradale in primo piano con l’allarme di Assosegnaletica

    Sicurezza stradale in primo piano con l’allarme di Assosegnaletica. "Finora solo proclami e buone intenzioni ma mancano azioni concrete. Alcuni articoli del Codice della Strada, a 7 mesi dall’entrata in vigore, sono ancora fermi al palo senza alcuni decreti attuativi".
    E’ questa la denuncia di Paolo Mazzoni, consigliere di Assosegnaletica in occasione del seminario organizzato dalla Provincia di Roma e rivolto ai rappresentanti dei 121 comuni della provincia.

    Secondo Mazzoni: "I decreti attuativi previsti dagli articoli 47 e 25 della legge di riforma del Codice della Strada sulla manutenzione stradale ed in particolare sulla destinazione di una parte dei proventi contravvenzionali da destinare ad essa non sono arrivati, nonostante la legge prevedesse un termine di sessanta giorni per la sua adozione, scaduto il 12 ottobre 2010. Pertanto, occorre sollecitare nuovamente il ministero delle Infrastrutture e Trasporti al fine di velocizzarne una emanazione urgente".
    Inoltre, in occasione del seminario organizzato per la prima volta da un ente locale per formare gli addetti ai lavori, Assosegnaletica (Anima/Confindustria) ha distribuito le linee guida per una buona segnaletica ai responsabili degli uffici tecnici e della Polizia municipale dei diversi comuni della Provincia di Roma.

    L’associazione che riunisce le aziende produttrici di segnaletica stradale, ritiene fondamentale infatti fornire agli enti locali un valido strumento per valutare con attenzione la qualità e la regolarità dei prodotti. Un intervento importante poiché in molti casi le pubbliche amministrazioni non hanno una preparazione sufficiente nell’acquisto e nella gestione del parco segnali con conseguenze negative che si ripercuotono sulla sicurezza delle strade in cui spesso la segnaletica è fuori norma o insufficiente.

                                                                                                                    14 Marzo 2011
                                                                                                                     Repubblica.it

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