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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Hyundai annuncia una prestigiosa partnership con la Tate Modern Gallery di Londra

    Hyundai e la Tate Modern Gallery hanno ufficialmente inaugurato la “Hyundai Commission”, uno spazio espositivo allestito nel cuore della prestigiosa galleria di arte moderna e contemporanea londinese: è un progetto di sponsorizzazione a lungo termine, che legherà l’azienda coreana alla Tate Modern Gallery fino al 2025. Ma già nel Novembre 2014 Hyundai aveva promosso l’acquisto di 9 opere dell’artista coreano Nam June Paik (1932 – 2006), oggi esposte all’interno dell’area espositiva della Capitale.
     

    “Empty Lot”, realizzata dall’artista concettuale messicano Abraham Cruzvillegas sui temi dell’imprevedibilità e della speranza, è il nome della prima installazione, che inaugura una serie di progetti riservati ad artisti di fama internazionale. Le opere saranno tutte esposte nella splendida Turbine Hall, una sala lunga ben 152 metri ed alta oltre 35, forte di un’atmosfera unica che aiuterà il pubblico a comprendere come si evolverà l’arte contemporanea nella prossima decade.

     

    L’INSTALLAZIONE “EMPTY LOT”
     
    Quest’opera esplora importanti tematiche legate al rapporto fra territori urbani ed il mondo della natura, basandosi sul concetto dell’imprevedibilità della vita, del cambiamento e della speranza. Domina incontrastata l’intero spazio della Turbine Hall: due piattaforme triangolari, scalinate, sostengono una griglia geometrica formata da 240 vasi in legno riempiti con 23 tonnellate di terriccio
    raccolto dai parchi e giardini di Londra (da Peckham Rye a Regent’s Park) ed illuminate da una serie di lampade speciali create appositamente dall’artista sfruttando materiali riciclati dai rifiuti. I vasi non sono stati seminati: così facendo fiori, piante ed altri tipi di vegetazione nasceranno spontaneamente. I visitatori possono esplorare lo spazio sotto le basi portanti: ma, per una miglior visione d’insieme, è comunque sempre possibile ammirare l’opera – in costante trasformazione da un giorno all’altro – da un ponte rialzato all’interno della sala.

     

    L’ARTISTA
     
    Abraham Cruzvillegas è famoso in tutto il mondo per la propria particolare tecnica artistica, basata sull’utilizzo di materiali e oggetti recuperati sul territorio. L’artista è così in grado di realizzare spazi preziosi in cui nulla è prodotto intenzionalmente dall’uomo e dove tutto può cambiare in maniera spontanea. Nato a Città del Messico nel 1968, è stato uno dei pionieri del movimento messicano fra gli anni Novanta e Duemila. Nei primi anni del XXI secolo ha dato vita a una corrente denominata “Self-construction” che rimanda alle tecniche di realizzazione delle case di quei messicani che, negli anni ’60, migravano dalle zone rurali alla capitale. Una generazione che ha costruito in maniera provvisoria le proprie abitazioni, utilizzando quei materiali che la terra e la città stessa erano in grado di offrire. Le sue opere sono state esposte nei principali musei del mondo, dal “Moma” di New York alla “Haus der Kunst” di Monaco.

     

    L’IMPEGNO DI HYUNDAI NEL MONDO DELL’ARTE E LA PARTNERSHIP CON TATE MODERN
     
    “Il nostro lavoro va ben oltre la consueta progettazione, produzione e distribuzione di veicoli: oggi infatti le automobili non sono più solo semplici mezzi di trasporto, ma giocano un ruolo chiave nel connettere ed avvicinare le persone”. Euisun Chung, Vice Presidente di Hyundai Motor Company, spiega così la collaborazione con la Tate Modern. “Questo è lo spirito innovativo che ci ha convinto a collaborare con la galleria londinese, con l’obiettivo di generare nuove fonti di ispirazione ed incoraggiare lo sviluppo di collaborazioni dedicate”.
    Il valore dell’arte è molto importante per Hyundai: infatti, con l’obiettivo di offrire un’esperienza completa nel mondo artistico, già in passato ha dato vita a diverse attività con enti culturali di tutto il mondo: dal National Museum of Modern and Contemporary Art Korea (MMCA) al Los Angeles County Museum of Art (LACMA), fino al Bloomberg Museum.

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