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sabato, 20 Aprile 2024
  • Veicoli commerciali, nuove opportunità per l’acquisto?

    incentiviLo chiamarono “Iperammortamento“. Un dispositivo finanziario e fiscale insieme ideato in sede governativa attraverso la Legge 208/2015, sia per rilanciare i consumi di natura strumentale, sia per rivedere un poco il sistema delle agevolazioni e delle detrazioni fiscali per chi produce. Una speciale considerazione dell’Iperammortamento, mediante il quale dedurre fiscalmente il valore di fattura dei beni ammortizzabili secondo un incremento percentuale specifico del valore imponibile, era dedicata al comparto automotive, poiché la norma ha consentito a diverse flotte, noleggiatori ed imprese, di rendere più interessante dotarsi di nuovi mezzi in glotta.

     

    Iperammortamenti: a volte ritornano

    benefici dell'Iperammortamento sui mezzi pesanti: cosa potrebbe accadere Una volta verficata una certa “ripresina”, e forse per non ingenerare distorsioni od abusi dello strumento, il dispositivo dell’Iperammortamento è stato “disattivato”. Per tornare in dibattito, dopo le forti lamentele degli operatori, con un coefficiente di applicazione del 130 per cento, mediante l’ipotesi di inserimento nel cosiddetto “Decreto Crescita” : un po’ come a dire che, uscito dalla porta della ultima Legge di Bilancio, si sta pensando a come farlo rientrare da una onorevole ed opportuna finestra. Chiaramente per poter considerare “nero su bianco” occorre verificare la misura del dispositivo nel Decreto una volta esecutivo che presumibilmente rilancerà anche la misura del cosiddetto “ecoincentivo”. Probabilmente è invece possibile prevedere che il dispositivo si applicherebbe, come noto, con riferimento alle quote degli ammortamenti e dei canoni di leasing per i quali maggiorare il costo di acquisizione del bene strumentale del 30 per cento. Questo permette (e da qui il “successo” di ritorno del dispositivo ) di portare in deduzione fiscale dell’imposta un valore maggiore degli importi di acquisto dei beni da iscrivere in ammortamento. I veicoli beneficiari del dispositivo sarebbero di certo i mezzi ad uso commerciale, industriale, trasporto speciale. Insomma, ci è perlomeno consentito “incrociare le dita”.

    Riccardo Bellumori

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