La contraffazione è un serio problema che, spesso e volentieri, colpisce il mondo degli autoricambi. Più volte ne abbiamo parlato e più volte abbiamo rimarcato l’impegno meritorio di associazioni (come Asconauto) e Forze dell’Ordine nell’arginare questa ferita.
I danni dei ricambi tarocchi
Oltre ovviamente ad inficiare non poco la sicurezza nel montare sulla propria vettura ricambi auto non conformi alle normative e alle specifiche tecniche, c’è anche un notevole danno socio-economico. Per Fabrizio Guidi, presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Concessionari Auto, si sarebbero avuti in più nei canali di produzione ufficiali ben 1500 posti di lavoro. Per non parlare dei 51 milioni di imposte indirette non versate, considerando anche l’indotto.
L’impegno del Mise
Anche le istituzioni scendono in campo. La Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione (UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico) e Unioncamere lanciano un’iniziativa di sostegno alle Pmi per la valorizzazione del patrimonio dei marchi nazionali la cui domanda di deposito sia antecedente al 1° gennaio 1967.
Gli incentivi
Le micro, piccole e medie imprese interessate possono ottenere agevolazioni per progetti di valorizzazione produttiva e commerciale di brand depositati, dunque, prima del 1967 presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
Il finanziamento
Le risorse disponibili sono pari a 4,5 milioni di euro. Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale in misura massima pari all’80 per cento delle spese ammissibili per l’acquisizione di servizi specialistici e del 50 per cento per l’acquisto di macchinari, attrezzature e software.
Come partecipare
Dallo scorso 4 aprile è iniziata la fase di presentazione delle domande che possono essere inviate fino ad esaurimento delle risorse economiche messe a disposizione. Per compilare la domanda, bisogna collegarsi a questo link
S.B.