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mercoledì, 24 Aprile 2024
  • Il presente e il futuro dell’aftermarket indipendente

    DI STEFANO BELFIORE

    Silvano Guelfi Sintonizzarsi sul cambiamento, essendo disposti a cambiare investendo in  nuove competenze, attrezzature e modelli. La partita futura del nostro aftermarket indipendente si gioca e la si vince su questo campo. Ne è convinto Silvano Guelfi (nella foto), responsabile scientifico dell’Osservatorio di mercato IAM Italia del Politecnico di Torino, che lo scorso 20 marzo ha messo in luce, nella IX Edizione del Convegno Independent After Market, lo stato di salute e le proiezioni future del post-vendita nazionale. Il biennio 2019-2010 sarà contraddistinto da un prosieguo del processo  di selezione e concentrazione degli operatori della filiera. Senza dimenticare gli interventi del Governo in tema di mobilità che avranno un impatto, non di poco conto, sulle dinamiche di settore.

    Innanzitutto qual è lo stato di salute dell’aftermarket  indipendente in Italia?

    L’aftermarket indipendente ha registrato nel 2018 un  primo segno negativo, come anticipato nell’VIII Convegno  IAM dell’8 marzo 2018 a Torino, dopo un quinquennio di  sviluppo importante. Il biennio 2019/2020 sarà  caratterizzato dal consolidamento dei risultati e da una  costante selezione e concentrazione degli operatori.

    Il suo Osservatorio accademico ha analizzato il trend  di mercato in termini di volumi venduti per categoria  prodotto nel triennio 2016-2019. Cosa emerge? Chi sono i  migliori performer?

    autoricambiIn relazione alle categorie prodotto analizzate dal nostro Osservatorio IAM, circa 220, i migliori performer del  2016-2018 sono stati batterie auto (senza scordare  l’effetto piombo), tiranteria, volani, dischi freni,  proiettori e fanali, tergicristalli e spazzole, motorini & alternatori.

     

     

    Guardando al prossimo futuro, che orizzonte può  delinearsi per il post-vendita nazionale?

    orizzonteIl biennio 2019/2020 sarà caratterizzato dal  consolidamento dei risultati e dal prosieguo del processo  di selezione e concentrazione degli operatori. Grande  parte dell’evoluzione futura sarà inoltre determinata  dalle scelte in tema di mobilità del Governo, incentivi,  blocchi alla circolazione e del relativo evolversi del  parco circolante. Un profondo impatto sarà generato dall’accelerazione tecnologica in tema di connettività,  autonomia, elettrificazione dell’auto con la grande sfida di una coerente regolamentazione legislativa in tema di sicurezza e responsabilità.

    Auto elettrica, ibrida, shared mobility. A suo avviso i  player della filiera come devono cavalcare questi  attualissimi trend?

    auto elettricaOgni cambiamento modifica lo stato della competizione, chiudendo degli spazi ed aprendone degli altri. Per  sintonizzarsi sul cambiamento occorre essere vigili,  aperti e disposti a propria volta a cambiare investendo in  nuove competenze, attrezzature, modelli di servizio ai  propri clienti, logistica ed altro ancora.

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