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giovedì, 18 Aprile 2024
  • Mapco, qualità e tecnologia tedesca per le parti frenanti

    DI STEFANO BELFIORE

     

    Essere sempre più vicino al cliente. Questa la filosofia aziendale di Mapco. Il colosso tedesco, produttore di parti di ricambio di alta qualità per freni, sospensioni, sterzo e motore, si racconta in questa intervista. E lo attraverso le parole di  Simone Sguizzardi (nella foto), export director della multinazionale, che ci parla dei risultati ottenuti e degli obiettivi futuri. Plus di Mapco: la tiranteria con 400 riferimenti aggiunti durante il 2014. Un settore su cui si sta investendo molto anche su scala nazionale, al fine di raggiungere “un ottimo posizionamento – dice –in tempi brevi”. Per lo specialista dei freni, che si apre sempre più a logiche d’internazionalizzazione, il focus dell’export è il mercato europeo. Di recente l’apertura di un nuovo deposito in Spagna. “Ora  – evidenzia Sguizzardi – contiamo di aprire in Benelux, Uk e Polonia”.

     

    Innanzitutto quali sono le novità che Mapco ha messo in piedi, durante l’anno appena trascorso, nelle piazze internazionali in cui è presente?
     

    Abbiamo lanciato un nuovo deposito in Spagna e per il 2015 contiamo di aprire in Benelux, Uk e Polonia. La nostra filosofia di andare vicino al cliente si sta allargando a molti Paesi dell’Unione Europea. In Germania contiamo quindici Regional Centers e contiamo di aprirne fino a dieci quest’anno. 

    Il brand Mapco in Germania si associa alle parti frenanti. Negli ultimi 15 anni, la gamma di prodotti si è, però, allargata fino ad includere parti di tiranteria che oggi rappresentano oltre la metà dell’attività aziendali. Adesso a cosa si punta in tema di componentistica auto?

    Sicuramente la tiranteria è il nostro punto di forza. Nessuno sta investendo come Mapco in questo prodotto. In totale abbiamo aggiunto 400 riferimenti durante il 2014 come tiranteria, tantissimi nuovi riferimenti per vetture asiatiche e anche tanti articoli per nuovi modelli.

     

    Direttore, quanto conta il mercato italiano nelle strategie d’internazionalizzazione della company?
     

    Il mercato italiano è, come dire, ‘on top of the list’. Essendo la scelta numero uno per la tiranteria in Germania, non è accettabile la nostra posizione di retrovia in Italia. Stiamo investendo molto, in risorse logistiche, umane ed in pubblicità così da raggiungere un ottimo posizionamento sul mercato italiano in tempi brevi.

     

    Rimanendo su scala nazionale, qui com’è organizzata la rete distributiva del marchio per garantire al cliente un servizio efficiente e veloce?
     

    GLS a Roma garantisce next day deliveries per quasi tutta Italia. Il magazzino conta piu di 5000 articoli ed è ancora in fase di potenziamento. Inoltre, Mapco è l’unico produttore che si è lanciato nel mercato online. Significa che la nostra piattaforma www.mapco.com www.mapco-roma.eu accettano ordini fino alle 17 per consegna il giorno successivo. La logistica, infine, ha per Mapco la stessa valenza che lo ha per Coca-Cola, per fare un esempio. 

     

    Ritornando, in ultimo, all’export, quali aree d’affari intende raggiungere e conquistare l’azienda nel medio-lungo termine?

    Il focus export è il mercato europeo. Dove è possibile vogliamo conoscere il cliente finale e/o garage e/o ricambista. Quado non è possibile attuiamo la nostra distribuzione attraverso i numeri uno di ogni mercato, distributori che garantiscono solidità di vendite e finanziaria. E così funziona in tanti Paesi europei, dalla Russia alla Romania, all’Ungheria alla Bulgaria, alla Repubblica Ceca alla Svezia, giusto per fare qualche esempio.

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