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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Da oggi l’autoriparazione ha una marcia in più: c’è Aftermarket LAB

     

    DI STEFANO BELFIORE

    "Il settore aftermarket cresce e cambia velocemente. Non è possibile lasciarsi trovare impreparati. Diventa, sempre più, essenziale e necessario far crescere la competitività delle nostre aziende per non rimanere fuori dalle logiche che regolano il business di settore”. Così Raffaele Improta (nella foto), direttore commerciale di Sofinn Italia (software house campana con più di 20 anni di esperienza nel settore dell’aftermarket automobilistico) spiega come nasce e quali sono gli obiettivi di Aftermarket Lab che giovedì 28 aprile, alle ore 10.30 presso il Grand Hotel Salerno, riunirà gli operatori del settore per parlare di presente e futuro dell’aftermarket automotive. In questa occasione, sarà presentato il progetto che Improta definisce un laboratorio permanente, un luogo d’incontro di idee e soluzioni, di interscambio di conoscenza. Ed ancora di formazione e informazione. Il tutto per aiutare la crescita di chi opera nel comparto dell’autoriparazione.

     

    Direttore Improta innanzitutto può spiegarci cos’è Aftermarket LAB?

    Lo definirei un fattivo luogo d’incontro di professionalità e organizzazioni che ha la mission di supportare e incentivare, con idee, soluzioni, attività, iniziative, lo sviluppo di chi opera nel comparto dell’aftermarket. L’augurio è che diventi un laboratorio permanente, una sorta di punto di riferimento per gli operatori del settore, in particolar modo distributori, ricambisti e autoriparatori, dove poter fare, sul terreno del networking che anima questa rete, formazione, informazione e innovazione, tenendo sempre chiari non solo gli indicatori statistici (senza dubbio preziosi) che nel tempo fotografano il mercato, ma anche gli obiettivi correlati ad un’area di business in continuo movimento.

    Quindi, in un mercato che cresce e  cambia velocemente non è possibile lasciarsi trovare impreparati…

    Esatto. Ed è proprio da questa esigenza di fondo che nasce Aftermarket LAB.  Diventa, sempre più, essenziale e necessario far crescere la competitività delle nostre aziende per non rimanere fuori dalle logiche che regolano il business di settore. Proprio per questo, abbiamo pensato a diversi strumenti per migliorarci sempre.

    Ci può fare qualche esempio?

    Penso a percorsi formativi manageriali che affrontino anche l’importante, e quanto mai attuale, tema del passaggio generazionale in azienda considerato cruciale per garantire, nel migliore dei modi, la sopravvivenza di un’impresa nel tempo. Lo studio costante e puntuale dei trend di mercato sarà, poi, un altro strumento di carattere informativo che connoterà il nostro progetto. Avere periodicamente un’istantanea puntuale sull’andamento dei prodotti ci aiuterà a capire in quale direzione muoverci.

    Aftermarket LAB farà questo giovedì tappa a Salerno dove, sostanzialmente, si parlerà di presente e futuro del mondo dell’autoriparazione. Senza voler fare il passo più lungo della gamba, quali sono gli obiettivi futuri?

    L’evento salernitano segue quello dello scorso anno tenutosi a Caserta. Sulla scia dell’entusiasmo e dell’interesse registratosi in quella occasione, nasce e prende forma questo secondo appuntamento. Lo abbiamo realizzato con due Enti autorevoli. Mi riferisco all’Osservatorio di Mercato IAM del Politecnico di Torino e a Confartigianato Imprese che raggruppa, all’interno della sua Associazione di categoria, un numero alquanto significativo di autoriparatori che sono, come dire, il braccio operativo dell’aftermartket. Sono la cartina al tornasole di questo mercato. Perché è da questo bacino che partono domande e istanze di prodotto. Lo scopo è quello di dare, ovviamente, ad Aftermarket Lab, visto la sua identità madre, una vita lunga e quanto più proficua possibile. Per questo, abbiamo intenzione di ripetere l'evento con cadenza annuale. 

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