L'estate è la stagione dei viaggi, chi prima chi dopo, tutti cerchiamo la meta da raggiungere e una nuova esperienza da vivere. Così, vi parleremo di un viaggio-test drive che cavalca l'onda del green e della mobilità elettrica e sostenibile.
Un tragitto percorso in 8 giorni (dall’8 al 16 Luglio) a bordo di una Tesla Model S con partenza da Roma, Piazza San Pietro, arrivo a Capo Nord, nell’isola Magerøya nella parte più settentrionale della Norvegia e ritorno a Venezia.
L’idea nasce da un imprenditore isontino, Adriano Ruchini (Signature Tesla owner) il quale si è avvalso della compagnia di altri quattro italiani forti sostenitori della mobilità elettrica: Federico Lagni (fondatore di Tesla Club Italy e Tesla Revolution), Marco Nardin (imprenditore e titolare di Grafiche Nardin), Giancarlo Orsini (Training e Learning Manager di Banca Mediolanum) e Andrea Ruchini (figlio di Adriano, studente al Malignani di Udine).
La Tesla ha utilizzato esclusivamente i Tesla Supercharger senza ricorrere alla benzina, tutto a costo zero, con oltre 770 cavalli e 1.250 km giornalieri.
La scelta di Roma come punto di partenza sta nel semplice fatto che sia la città più a Sud da cui partire e la meta di Capo Nord, in Norvegia, è motivata dal fatto che, oltre ad essere tra i paesi maggiori esportatori di petrolio, è anche una nazione che si sta mobilitando per fermare la vendita di auto diesel e benzina a partire dal 2015.
Il fine ultimo di questo viaggio è quello di dimostrare le grandi potenzialità di un’auto elettrica su lunghi tragitti, che si configura come una realtà solida e non più come una visione lontana.
Adriano Ruchini e co. hanno raccontato la loro esperienza all’interno del blog di TESLA'S FUTURE e su tutti i canali social e Youtube, i quali hanno fatto da diario di bordo.
Dunque possiamo dire con certezza che l’auto elettrica, ad oggi, può tranquillamente sostituire l’auto a benzina con un risparmio di denaro davvero consistente. Ci auguriamo che in un futuro non troppo lontano tale sostituzione possa essere completa o lasci spazio quanto meno all'ibrido.
A cura di: Costanza Tagliamonte