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mercoledì, 17 Aprile 2024
  • “Vacanze Sicure”: prestare attenzione allo stato degli pneumatici

    Roma – Più di 9mila i controlli effettuati in 7 regioni (Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Lazio e Liguria) tra metà maggio e metà giugno da cui si evince che la quota di vetture che circolano con gomme lisce è passata dal 3,03 dello scorso anno al 5,63 per cento del 2015 con addirittura numeri a 2 cifre in Campania e Molise (10,14%). Questi, in sintesi, i dati che emergono da “Vancanze Sicure”. I risultati della campagna, frutto della storica collaborazione tra il ministero dell’Interno Servizio Polizia Stradale e le associazioni dei produttori e dei rivenditori di pneumatici, sono stati presentati, mercoledì 8 luglio, a Roma nel corso di una conferenza stampa. All’incontro Giuseppe Bisogno e Fabio Bertolotti rispettivamente direttore del Servizio Polizia Stradale e direttore di Assogomma. Nell’analisi sono state esaminate diverse regioni che rappresentano circa il 27 per cento del parco circolante nazionale. In più, lo screening ha interessato anche le principali direttrici del traffico nord-sud costiero, sia tirrenico sia adriatico.
     

    I dati

    Con gomme lisce ed asfalto bagnato, la frenata si allunga fino al doppio del normale, ed è una tra le prime cause di tamponamento. Il numero di pneumatici danneggiati visibilmente sui fianchi si attesta al 3,83 per cento. Questo dato è altrettanto preoccupante perché il pneumatico danneggiato visibilmente, associato al sotto gonfiaggio, può portare al cedimento strutturale, comunemente indicato come scoppio del pneumatico, proprio quando le temperature sono elevate come in questi giorni e generalmente in estate. Il rischio è alto soprattutto se si considera che oltre il 50 per cento degli automobilisti viaggia con gomme sottoponiate. La non omologazione si attesta al 2,32 per cento. Da sottolineare in questo caso il fenomeno della Liguria al 5,01 per cento: più del doppio della media, con una punta sopra il 10 per cento ai Genova che già nelle indagini degli anni passati presentava numeri molto più alti di quella nazionale. Anche la non omogeneità per asse è cresciuta e si attesta al 3,41 per cento. Mentre la non conformità alla carta di circolazione è al 2,85 per cento con punte del 4%, ad esempio in Friuli Venezia Giulia.
     

    Controlli

    In forte aumento anche il numero di vetture controllate che montavano ancora gomme invernali in mesi estivi che è al 17,18 per cento con picchi vicini al 30 per cento nelle Marche e in Basilicata. Con temperature estive elevate, il pneumatico estivo riduce lo spazio di frenata su asfalto asciutto fino al 25 per cento rispetto all’invernale. Mentre su asfalto bagnato, la differenza è circa del 18 per cento sempre a favore dell’estivo. Importante sottolineare che dei pneumatici invernali montati, i 2/3 sono marcati col pittogramma alpino per condizioni invernali severe. Inoltre il 5 per cento dei pneumatici invernali montati non era conforme a quanto riportato in carta di circolazione. Quest’anno, poi, 309 vetture sulle oltre 9mila controllate (3,41%) presentavano un equipaggiamento non omogeneo. Il che vuol dire che avevano sullo stesso asse gomme diverse per marca e/o modello/misura, oppure montavano due invernali e due estivi. Questo equipaggiamento misto estivi/invernali non è vietato dal Codice della Strada. Ma è sconsigliato dalla Direttiva del Ministero dei trasporti del 30 gennaio 2013.

     

    Consigli

    Assogomma e Federpneus ricordano che soprattutto in vista dei lunghi viaggi e degli esodi estivi con auto sovraccariche e alte temperature, è fondamentale ripristinare la corretta pressione presso uno degli oltre 5mila gommisti sul territorio che offrono gratuitamente questo servizio. È utile ricordare di controllare anche lo stato e la pressione della ruota di scorta oltre che le gomme di roulotte, camper e carrelli appendice. 

     

    Dichiarazioni

    “I risultati della campagna evidenziano come siano ancora troppi i conducenti che circolano con pneumatici lisci o danneggiati e che utilizzano pneumatici non omologati.– ha commentato Giuseppe Bisogno, direttore del Servizio Polizia Stradale – Gli strumenti che abbiamo a disposizione per contrastare questa tendenza passano attraverso un impegno a 360 gradi. Come la  prevenzione, i controlli, l’informazione per promuovere un nuovo approccio culturale di legalità sulle strade. Non si tratta solo di evitare la sanzione pecuniaria, in gioco vi è un interesse certamente superiore. La nostra e l’altrui sicurezza”.  

    Silvia Terraneogiornalista d’auto e tester drive

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