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martedì, 23 Aprile 2024
  • Prova su strada nuova Mazda MX-5 2.0 Sport

    Ha una linea semplice e contenuti di notevole spessore, la nuova Mazda MX-5 oggetto della nostra consueta prova su strada, conquista, affascina, ammalia con il suo carattere apparentemente mansueto ma che all’occorrenza sfodera artigli affilati.

    Ha un look moderno, un anteriore dominato da un cofano motore possente con sottili gruppi ottici, elementi che pur assicurando la giusta visibilità nella guida notturna, lasciano notevole spazio ad una linea moderna e da vera cabrio: la nuova Mazda MX-5 non tradisce la sua vocazione, una spider completa, adatta alla guida di tutti i giorni, ma con una tecnologia ai vertici del segmento. 

    La versione oggetto del nostro test drive è spinta da un quattro cilindri in linea, un due litri, sedici valvole, che sprigiona una potenza massima di 160 cavalli e che, grazie alla tecnologia Skyactiv vanta consumi bassi e prestazioni esaltanti.

    Una spider moderna deve poter assicurare ai passeggeri prestazioni brillanti, la Mazda MX-5 2.0 Sport brucia i 100 km/h con partenza da fermo, in soli 7,7 secondi, con una velocità di punta di oltre 200 km/h, limite che si tocca con una facilità sorprendente, complice un peso ridotto (circa 1060 chili), ed una coppia motrice progressiva.

    Perfetta la spaziatura del cambio, le marce hanno rapporti corti, la leva ha una ridotta escursione, il posto guida è a misura d’uomo e la filosofia jinba-ittai qui, regna sovrana!

    Porre il guidatore al centro dell’attenzione, rendere l’insieme macchina/uomo un tutt’uno, il controllo della vettura secondo Mazda, deve esser naturale, immediato, facile, e sulla nuova MX-5, raggiunge la perfezione.

    Un motore che sale di giri con una rapidità sorprendente, una voce che solo a capote abbassata invade prepotente, l’abitacolo ma che, nelle lunghe percorrenze, ha una discrezionalità da vettura chiusa.

    Su strada questa due posti giapponesi permette un notevole divertimento, soprattutto nei percorsi ricchi di curve e tornanti, quando ad un avantreno millimetrico, si contrappone, un retro sempre perfettamente gestibile.

    La presenza del differenziale autobloccante posteriore si avverte perché in prossimità di tornanti, e curve a stretto raggio, esibirsi in coreografiche derapate è un gioco da ragazzi.

    Bella, seducente e divertente: la saga della Mazda MX-5 continua…

    Marco Lasala

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