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martedì, 16 Aprile 2024
  • Clio RS 1.6 Turbo: sul circuito di Modena va in onda la Press League targata Renault

    Una prima che ha qualcosa di magico, un evento di quelli imperdibili per chi come noi vive di passione per i motori, l’occasione è di quelle ghiotte, in palio c’è un posto per partecipare ad uno dei 6 eventi che riguardano la Press League by Renault .

    Solo 12 giornalisti dell’automotive potranno accedere ad uno dei Campionati più combattuti, un duello che si svolge a suon di decimi di secondi, di traiettorie perfette e di cambiate al fulmicotone, il Trofeo Clio Cup ha dell’incredibile, visto non solo l’elevata bravura dei colleghi partecipanti ma anche il livello tecnico raggiunto dalla Clio RS 1.6 Turbo versione trofeo.

    Prove libere e qualifiche, 10 minuti e 15 minuti, due round che decreteranno i più veloci!

    Guidare una Clio RS 1.6 Turbo Cup non è da tutti, perché si tratta di una vera e propria auto da corsa, un auto che ha dei limiti elevatissimi ma che merita la giusta confidenza e bravura per esser portata al limite. 

    Cambio sequenziale, assenza totale di servofreno ed ABS, tutto è demandato alla sola abilità del pilota.

    Siamo pronti per le libere, l’Autodromo di Modena è un circuito tecnico, che richiede una guida decisa, pulita, millimetrica. 

    Esco dai box, giro di riscaldamento gomme e via sul traguardo, alla ricerca del giro perfetto. Quarta, quinta, sono sui 170 km/h prima di scalare fino alla seconda staccare in prossimità del cartello dei 50 metri ed inserire la Clio RS nel curvone di destra, giù l’acceleratore e poi curva a sinistra, qui la staccata è di quelle forti perché molto tecnico il tornante. Di nuovo giù con il gas fino alla quarta per poi staccare forte, punto di corda, allargo la traiettoria inserisco la RS, sottosterzo, gas spalancato e giù fino alla quarta! Frenata decisa, seconda, e…verso il traguardo!

    Difficile, bellissimo, pista difficile ma magica: purtroppo siamo fuori di pochi decimi, ma l’esperienza è stata di quelle indimenticabili.

    Marco Lasala 

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