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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Scegli il car sharing e ti regaliamo 500 euro

    Il servizio di car sharing ormai è sempre più utilizzato, diffondendosi in moltissime città italiane. Stavolta vogliamo raccontarvi dell’iniziativa del comune di Brescia.

    Nonostante l’enorme diffusione del servizio, molti guidatori restano diffidenti all’utilizzo di un’auto che non sia la propria, ma condivisa. Così la città di Brescia si è adoperata per spingere i cittadini a lasciare a casa la propria auto, o addirittura a rottamarla!

    Obiettivo principale è quello di diminuire il traffico cittadino, dunque favorire la riduzione delle emissioni inquinanti nell’aria.

    In sostanza: chi rottama la propria auto e si impegna a non acquistarne un’altra riceverà un bonus di 500 euro da poter spendere in viaggi sui mezzi pubblici oppure con il car sharing. Il progetto prende il nome di “Car Sharing Card” e per ottenerlo basterà munirsi di certificato di demolizione e firmare un documento in cui ci si impegna a non acquistare un’auto nei successivi 12 mesi.

    Dalle dichiarazioni raccolte dall’Agi, l’assessore alla mobilità del comune i Brescia, Federico Manzoni afferma: “Non abbiamo voluto indirizzarla solo ai bresciani perché gli studi affermano che nelle ore diurne nelle città di media grandezza come Brescia si contano più persone che arrivano dalla periferia che quelle residenti. E’ per questo che non abbiamo voluto mettere un freno. L’unico requisito è quello di avere un’auto di proprietà e di essere pronti a rottamarla. […] La prima auto fa parte del nostro quotidiano, è una comodità cui forse non riusciamo più a rinunciare. Ma la seconda macchina si può lasciare a casa. O meglio, rottamare.” Dunque i destinatari perfetti per il progetto sono le famiglie che posseggono due automobili.

    “Abbiamo abbracciato la filosofia che c’è dietro il car sharing e che punta ad abbassare nel tempo il numero delle auto in città a favore di una mobilità condivisa e più sostenibile. Il problema del traffico porta con sé emissioni e un evidente peggioramento della qualità dell’aria, inquinamento acustico e congestione dei centri urbani. Lo spazio pubblico in una città è un bene da difendere e un utilizzo della strada meno ‘auto-centrico’ senz’altro un guadagno per tutti” prosegue l’assessore.

    Com’è ovvio, l’iniziativa ha drizzato le orecchie a tutte le nuove soluzioni di mobilità alternative al car sharing, come Uber. A proposito di ciò Manzoni dice, sempre secondo quanto riportato dall’Agi: “Non abbiamo preclusioni. Siamo assolutamente interessati a Uber come a tutte quelle proposte che invogliano i cittadini a lasciare a casa l’auto. L’apertura del mercato è di sicuro uno stimolo a superare le rigidità normative e a svecchiare un quadro normativo obsoleto che necessariamente deve stare al passo della necessità della clientela”. 

    Costanza Tagliamonte

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