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venerdì, 19 Aprile 2024
  • Dentro alla componentistica automotive italiana

    Quando parliamo di componentistica automotive italiana (a cui poi si lega di riflesso la filiera dell’autoricambio) ci viene in mente un mondo popolato da diversi player che svolgono un ruolo fondamentale. Basti pensare a questo dato: in media si stima che un autoveicolo sia composto da un numero variabile da 10mila a 15 mila pezzi! L’universo (secondo gli ultimi dati presentati di recente dalla CGIA di Mestre in occasione di un recente summit di settore organizzato da #FORUMAutoMotive) è formato da 1.956 imprese ed ha generato, nel 2015, un fatturato complessivo di 51,8 miliardi di euro, di cui 38,8 stimati come giro d’affari direttamente riconducibile alla produzione per il mercato autoveicolare.

    Ma chi sono gli attori del comparto?

    Produzione di un'automobileCerchiamo di andare a fondo, tentando di tracciare con precisione (avvalendosi del focus elaborato dall’Associazione mestrina) il perimetro di questo comparto preziosissimo per l’intera filiera automotive nazionale. Un tronco dell’economia domestica (legato all’auto) che ha modificato la propria fisionomia dove nel tempo i produttori di componenti hanno assunto sempre più ampie responsabilità nello sviluppo di nuove parti, moduli e tecnologie. Oggi il network si presenta come un reticolo di diversi mestieri.  Quattro gli specialisti che ci lavorano:

    1) I subfornitori: produttori di parti e componenti standardizzate, prodotte secondo specifiche fornite dai clienti e facilmente replicabili dai competitors

    2) Le attività di engineering e design): vanno a supporto dei diversi attori della catena della fornitura. Forniscono servizi direttamente agli assemblatori oppure ai fornitori di primo livello, comprendendo imprese attive nell’ingegneria di prodotto e di processo.

    3) gli specialisti: produttori di parti e componenti con un contenuto di innovazione e specificità tale da costituire un vantaggio competitivo. E’ da questo anello che giunge il maggio apporto al fatturato generato dal comparto (quasi 30 milioni di euro nel 2016)

    4) Gli integratori di sistemi e i fornitori di moduli: grandi imprese multinazionali estere e italiane, produttori di sistemi funzionali che si collocano al vertice della catena di fornitura con stabilimenti collocati in prossimità degli stabilimenti del costruttore o, che nel caso dei modulisti, vendono pertanto i propri prodotti direttamente alla testa della filiera.

    Il ruolo strategico della piccola impresa

    La scomposizione del campione analizzato dalla CGIA di Mestre per classi di addetti delle imprese evidenzia la prevalenza della piccola-media dimensione: le aziende con meno di 50 dipendenti rappresentano il 58 per cento del totale.

    Stefano Belfiore

     

    L'industria italiana della componentistica auto

     

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