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venerdì, 19 Aprile 2024
  • 180mila postazioni controllo velocità in 70 Paesi nel mondo.

    Woolf, la startup che ha inventato il bracciale (Sistema indossabile Made in Italy) capace di rilevare in tempo reale la presenza di autovelox, ha condotto un’indagine interessante i cui risultati hanno dimostrato che nei principali 70 paesi del mondo sono presenti 180.000 punti di segnalazione totali, tra Autovelox e Tutor.

    E’ stata stilata una sorta di classifica e l’Italia risulta essere la terza nazione al mondo per copertura con 23.000 punti di controllo di cui il 70 per cento corrisponde ad autovelox fissi e semafori con telecamere, a questi si sommano 600 archi di misurazione Tutor autostradale e postazioni destinate a controlli mobili. Ai primi due posti troviamo rispettivamente Brasile e Germania.

    Nel 2017 i comuni italiani hanno incassato 1.7 miliardi di euro grazie alle rilevazioni dei dispositivi di controllo velocità, si è registrata una crescita di quasi il 20 per cento rispetto al 2016. In proporzione, è come se fosse un costo di 33 euro per abitante (contando anche bambini e anziani), 52 euro se si considerano solo i guidatori.

    “La nostra soluzione – dichiara il CEO WOOLF, Federico Tognettisi propone come un valido ausilio a mantenere alta la soglia di attenzione ed a promuovere una guida più attenta e rispettosa delle norme di circolazione stradale”.

    Il bracciale WOOLF però, come sappiamo, è ad uso esclusivo dei motociclisti e funziona tramite un’app che riesce a mappare tutti i dispositivi di controllo velocità in circa 70 paesi europei, questo ci aiuta ad evitare multe salate e ad aumentare, com’è ovvio, il grado di sicurezza in strada.

    Ancora una volta: Potere alla tecnologia!

    Costanza Tagliamonte

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